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E’ Kylie la nuova “Aphrodite”?. Se si volesse dare oggi un volto, un corpo e una voce alla dea greca della bellezza, dell’amore e della sensualità, probabilmente la scelta ricadrebbe proprio sulla principessa del pop, Kylie Minogue, la piccola grande stella di Melbourne che a 42 anni suonati continua a essere ancora una delle star più belle e desiderate del pianeta. Lo sa bene il suo fidanzato, il modello spagnolo Andrés Velencoso Segura, di dieci anni più giovane di lei, che si dice si sia fatto tatuare il nome Kylie all’interno della coscia. Ma meglio di chiunque altro lo sanno i fan della diva di All the Lovers - questo il titolo del singolo e dello spettacolare videoclip di lancio del nuovo album Aphrodite -, che hanno accolto l’undicesimo disco del loro idolo con lo stesso entusiasmo con il quale ventidue anni fa accolsero il singolo Locomotion nonché l’album di debutto battezzato Kylie.
Kylie Minogue sulle orme di Madonna, la regina del pop, che qualche anno fa scelse proprio il giovane produttore britannico Stuart Price per la virata neo-disco del bestseller Confessions On The Dance Floor. Ebbene oggi, il giovanotto che nei club europei i più conoscono con i nomi d’arte di Jacques Lu Cont o Les Rythmes Digitales, lo ritroviamo al fianco di Kylie nel disco che lei stessa definisce il più omogeneo e compiuto della propria carriera. Il nuovo singolo “è stato uno degli ultimi brani a essere scritti per l’album”, ha spiegato Ms. Minogue, “Anche mentre lo stavo registrando, già sapevo che ‘All The Lovers’ sarebbe stato il primo singolo. Rappresenta perfettamente l’allegria dell’album. E’ una canzone da pelle d’oca..”. E Mr. Price sottoscrive, ribadendo, bontà sua, che “Kylie è in ogni dettaglio di questo album..”.
Nuovo tour in arrivo, una lunga staffetta live che dal 2011 attraverserà tutto il globo riempiendo, ne siamo certi, stadi, palazzetti sportivi e, perché no, club esclusivi, in particolare gli affollatissimi gay club, dove Kylie, che presto tornerà anche al cinema con un cameo in una pellicola indipendente intitolata Jack and Diane, è un’autentica icona. “Non penso di essermi mai sentita così per un album”, ha sussurrato la “principessa piccolina”, “noi (Io e Stuart, ndr) non abbiamo cercato di reinventare nulla, volevamo soltanto fare delle canzoni davvero buone”. Missione compiuta!