Speciale Linkin Park

La quinta volta dei Linkin Park. Si chiama “Living Things”, è il quinto album in studio dei Linkin Park (Al netto dei dischi live e dei remix “Reanimation” e “Collision Course”) ed è una perfetta sintesi della ricerca sonora, lirica ed espressiva della superband californiana che con un melting pot muscolare di hard rock, rap e pionieristici artifici elettronici ha scalato le classifiche internazionali vendendo oltre 50 milioni di dischi in dodici anni di carriera. Accanto al frontman Chester Bennington, anzi, accanto ai frontmen Chester Bennington e Mike Shinoda, al percussionista Rob Bourdon, al chitarrista Brad Delson, al bassista Dave Farrell e al dj e programmatore Joe Hahn, ritroviamo, per la terza volta, il leggendario Rick Rubin, per intenderci, il fondatore – al fianco di Russell Simmons - del colosso urban Def Jam, il produttore storico di rap-crew culto come Beastie Boys, Run DMC e Public Enemy nonché il pioniere di quell’ibrido di rock e hiphop (Il cosiddetto “crossover”) che, complici band del calibro di Aerosmith e Red Hot Chili Peppers, ha rivoluzionato l’industria della musica fino a invadere il mercato pop. Il risultato è eccellente, al punto che – proprio come è stato per Adele, la nuova pupilla di Rick Rubin - Living Things ha detronizzato la concorrenza piazzandosi al primo posto delle chart anche in Italia. Segno che anche la scelta del singolo di lancio, Burn It Down, elemento di evidente continuità con il passato glorioso dei Linkin Park, era azzeccata. Il futuro? E’ on-stage, con la prima parte della nuova tournée in Nord e Sud America, e al cinema, nella colonna sonora del film “La leggenda del cacciatore di vampiri” con il brano “Powerless”, l’imponente ballata che chiude “Living Things”.