Ozzy Osbourne, il sopravvissuto del rock

Parla Ozzy. “Sono stato un cattivo padre e un marito violento. E ora forse dovrei essere morto”. Parole, stavolta senza musica, di Ozzy Osbourne che, nello scorso weekend ha rilasciato una sorta d’intervista-verità al Daily Mail, nella quale ha confessato, a cuore aperto, alcuni dei retroscena più privati della sua vita. Il leader dei Black Sabbath si è raccontato senza filtro, parlando degli abusi e degli eccessi che sono stati, per lui, all’ordine del giorno lungo il suo percorso di vita. “Roba da pazzi, dovrei essere morto. Non so per quale motivo non lo sia. La maggior parte delle persone con cui mi sballavo a quel tempo sono morte. Sono caduto dalle scale e addirittura da un balcone! Una volta sono saltato fuori dalla finestra di un albergo credendo di essere al piano terra… ma invece ero al secondo piano! Sono atterrato su un cespuglio di rose e ne sono uscito senza un graffio, un taglio niente. Non credevo sarei arrivato vivo ai quarant’anni, figuriamoci ai sessanta. Non c’è un motivo al mondo per il quale io debba essere ancora vivo… Ma lo sono. Devo piacere a qualcuno là sopra. Ci sono stati anche dei dottori che hanno voluto studiare le mie cellule, analizzare il mio sangue pensando che avessi un dna speciale, perché è impossibile che non sia riuscito a uccidermi dopo tutto ciò che ho passato!”, ha raccontato il cantante.

Un passato doloroso. Parlando di rimpianti e rimorsi, il Principe delle Tenebre si fa improvvisamente serissimo: “Ne ho migliaia. Su tutti il modo in cui ho trattato le mie due mogli. Poi, sono stato un pessimo padre, un marito violento e ho avuto un ego grande come l’India. Ho così tanti rimpianti da non ricordarne nemmeno la metà. Non serve a nulla dire che mi dispiace, tutto ciò che posso fare è rimanere sobrio e controllato”. Ozzy Osbourne sarà in Italia con i leggendari Black Sabbath il 18 giugno a Bologna, per l’unica data italiana del loro tour europeo.