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Music Biz

Sanremo 2018: ecco cosa è successo nella serata dei duetti. Le foto

Dal coro dell'Antoniano con Lo Stato Sociale ai Neri per Caso insieme a Elio, tutte le curiosità.

Nella quarta serata del Festival di Sanremo 2018, quella dei tanto attesi duetti, Pierfrancesco Favino è stato protagonista della serata, all'Ariston e sui social (su Twitter l'hashtag #favinonudo è diventato il primo Trending Topic in Italia). Già all'inizio, l'attore è andato alla grande (a differenza di ieri) con il regolamento della gara dei Campioni, recitato praticamente in apnea. Infatti Michelle ha esclamato: «Ossigeno, per favore». E poi si è lanciato in una serie di numeri musicali, ha suonato il sax nel corso di tutta la serata e ha partecipato a un coro in stile «Mister Bean» sulle note della Traviata.

Favino e Baglioni si sono sbilanciati anche con gli outfit, in partenza Claudio in giacca bianca e Favino ha scelto l'argentato. Creativa anche Michelle, che ha decisamente osato con gli abiti, compreso il vestito floreale Moschino, decisamente adatto al contesto, fino all'abito da principessa Sissi (o Disney). A fine serata, bel gesto di Favino, che è anche sceso dal palco e ha portato a sua moglie i fiori e lei e sua figlia anche un panino a testa: «Le conosco, sennò diventano aggressive».

Claudio Baglioni ha puntato sull'umorismo, proponendo un surreale siparietto con il maestro Beppe Vessicchio, durante il quale gli ha contestato le partiture e la direzione e alla fine gli ha addirittura spezzato le bacchette (poi restituite a fine serata infiocchettate). Il «dittatore artistico» e il maestro hanno salutato i The Jackal con il tormentone Gnigni. Poi parola alla musica, e Baglioni ha regalato un duetto bellissimo con Gianna Nannini su Amore bello. Con Federica Sciarelli, verso la fine della serata, ha riproposto il numero già presentato con Franca Leosini, questa volta su E tu come stai?.

Tra i duetti, il più colorato è stato quello dello Stato Sociale, che hanno portato il Coro dell'Antoniano (i «baby pensionati», secondo la band) e un arruffato Paolo Rossi, che a un certo punto ha anche sollevato un cartello chiamava «Ovazione». Per rispetto dei bambini, i ragazzi si sono anche autocensurati: il verso «nessuno che rompe i coglioni» è stato edulcorato in «nessuno che buca i palloni».Qualche problema tecnico per Midge Ure e i Decibel. «Ragazzi lo facciamo venire da Glasgow e non gli funziona la chitarra?», ha protestato Enrico Ruggeri, che ha interrotto l'esibizione per permettere di risolvere il problema. La canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro è stata aperta da Simone Cristicchi, che ha letto la lettera di Antoine Leiris, il marito di una vittima del Bataclan che ha ispirato la canzone dei dei cantautori con le sue parole, scritte all'epoca su Facebook. Tullio De Piscopo, che ha accompagnato i The Kolors, ha fatto tenere il ritmo a tutto l'Ariston al termine di Frida. Giovanni Caccamo invece ha avuto il merito di portare all'Ariston la «nuova Arisa», nella sua versione rinnovata e con i capelli lunghi. «Ascoltatori di Uno Mattina buongiorno a tutti», ha scherzato Elio, facendo riferimento all'orario della sua esibizione, da ultimi, ben dopo l'una.

Tra i momenti più emozionanti la consegna del premio alla carriera a Milva. Il riconoscimento è stato ritirato dalla figlia, che ha letto sul palco un messaggio in prima persona da parte della madre: «Ero solo una bambina quando sono venuta qui per la prima volta, la mia carriera è stata una bellissima favola ma tutte le favole hanno una fine», ha scritto. «Ero irrisolta qui nel 1961, poi sono venuta quindici volte, ho portato canzoni che amo». Ha voluto ricordare tra gli altri Alda Merini e Giorgio Faletti. E un messaggio ai giovani: «La musica spazza via la polvere dalla vita, ma perché questo accada bisogna studiare». Scatenato e vestito come sempre di pelle invece è stato Piero Pelù che, come promesso, ha recato (insieme a Baglioni, ovviamente) il suo omaggio a Lucio Battisti con una versione molto rock di Il tempo di morire.

Sono stati assegnati anche i premi delle Nuove Proposte, con Ultimo vincitore della categoria. Premio della critica a Mirkoeilcane, invece quello della sala stampa è andato ad Alice Caioli. Il podio completo dei giovani è stato questo: Ultimo con Il ballo delle incertezze, Mirkoeilcane con Stiamo tutti bene, Mudimbi con Il Mago.


Questo invece il responso della giuria di qualità sui Campioni.

Fascia blu: Max Gazzè, Luca Barbarossa, Giovanni Caccamo, Ermal Meta e Fabrizio Moro, Ron, Ornella Vanoni, Diodato e Roy Paci
Fascia gialla: Le Vibrazioni, Annalisa, The Kolors, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Lo Stato Sociale
Fascia rossa: Decibel, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Noemi, Renzo Rubino, Mario Biondi, Elio e le Storie Tese, Nina Zilli.

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