16 Febbraio 2013
A mezzanotte sfilano i "newcomer" della 63esima edizione del Festival. Super ospite Caetano Veloso, la quarta notte è un successo.
E' ormai notte quando la sfilata amarcord dei "Big" lascia il posto alla finalissima della sezione Giovani. Apripista è Antonio Maggio ("Mi servirebbe sapere"), il giovane cantautore pugliese nato artisticamente nel collettivo degli Aram Quartet. "Si è fatta una certa e abbiam fame", scherza la Littizzetto, e al fuoriclasse lanciato qualche anno fa da XFactor segue l'ultima volta di Ilaria Porceddu ("In equilibrio"), altro ex "diamante grezzo", così li definiva il giudice/coach Simona Venura, del talent show nato sugli schermi di Rai 2 e adottato due anni fa dal colosso Sky. E' il turno dei Blastema ("Dietro l'imtima ragione"), il riuscitissimo progetto indie-rock capitanato dal cupo e carismatico Matteo Casadei, senza dubbio una delle proposte più interessanti di questo Sanremo Giovani insieme ad Andrea Nardinocchi ("Storia impossibile"), eliminato nella serata di giovedì. C'è tempo per un break improvvisato con un'irresistibile Marcoré-Lerner intervistato da Fazio-Vespa. La gara riprende con l'ultimo concorrente, Renzo Rubino ("Il postino (Amami uomo)", il 24enne pugliese che conquista il Premio intitolato a Mia Martini cantando un romantico amore gay. La quarta notte è riuscitissima.
C'è la competizione, c'è il buon umore, c'è la musica. E il momento magico, che arriva con Caetano Veloso, celebre compositore, cantante e chitarrista brasiliano invitato da Fazio, che anche in questa occasione dimostra di avere orecchio e cultura musicale. Niente male per un format televisivo che negli ultimi 30 anni si è sforzato di scrollarsi di dosso l'etichetta di vetusto e che, seppur con i suoi alti e bassi, sembra ritrovare se stesso abbracciando con naturalezza classicismo e modernità, leggerezza e spessore, forma e sostanza. Per un momento si torna alla gara dei Giovani: il Premio Assomuisca per il Miglior testo va al Cile. Poi riappaiono Bollani e Caetano Veloso per un omaggio al Festival sulle note di "Come prima". Funziona persino il ritorno del corvo-pupazzo Rockfeller, gloria dell'edizione targata 1985. Ormai manca poco: l'Italia sta per scoprire che il vincitore nella sezione Giovani - e del Premio Luzzati - è Antonio Maggio.