I duetti di Freddie Mercury e Michael Jackson nel nuovo album dei Queen

Freddie Mercury e Michael Jackson nel nuovo album dei Queen? A prometterlo è il chitarrista della storica rock band, Brian May, il quale, in occasione di un’intervista rilasciata in diretta al canale newyorchese iHeart Radio, e accantonata per un momento la polemica suscitata dall’abbandono da parte dell’attore Sasha Cohen (“Borat”, “Bruno”, “Il dittatore”) del ruolo del protagonista nel film biografico dedicato al mitico rocker, ha annunciato che il nuovo disco dei Queen snocciolerà tre duetti registrati nel 1983 da Freddie Mercury insieme a Michael Jackson nello studio domestico del compianto re del pop, a Encino, Los Angeles, in California. Si tratta di tre canzoni, peraltro già reperibili in rete nei rudimentali audio-demo originali, delle quali i fan di Jackson come quelli di Mercury parlano da trent’anni tondi tondi.

Tre duetti mai pubblicati. Sono “State of Shock”, hit scritta, composta e arrangiata interamente da Jackson e inizialmente destinata all’album “Thriller” proprio nella versione a due voci con il frontman dei Queen. Una volta naufragato il progetto, tuttavia, il demo con Mercury finì in un cassetto fino al 1984, quando la canzone venne realizzata nuovamente da re Michael con il leader dei Rolling Stones Mick Jagger nell’edizione pubblicata nell’album dei Jackson del 1985 battezzato “Victory”. Fatalità, il secondo pezzo, sebbene mai uscito in alcuna versione, si chiama proprio “Victory”, come il bestseller dei fratelli Jackson contenente “State of Shock”, mentre il terzo duetto, “There Must Be More To Life Than This”, è una canzone apparsa – senza la voce di Jackson - nell’unico album solistico (se si esclude “Barcelona”, del 1991) di Mercury, “Mr. Bad Guy”, del 1985. “Pensavamo di aver esaurito tutto il materiale disponibile sul quale si poteva lavorare”, ha ammesso May, “ma poi sono venute alla luce da varie fonti altre cose delle quali ci eravamo completamente dimenticati, incluso del materiale di Freddie e Michael. Non più di un paio di settimane fa abbiamo pensato: ‘Forse non dovremmo lavorare solo a questi pezzi, forse dovremmo pensare a un intero album. Così dovrebbe essere”. Non ci resta che attendere..