Paul McCartney chiede a Putin la liberazione degli attivisti Greenpeace
Il "baronetto" ha inviato una lettera al presidente russo in difesa dei militanti ecologisti
Il "baronetto" ha inviato una lettera al presidente russo in difesa dei militanti ecologisti
Lettera di cuore. Paul McCartney prova a dare una mano agli attivisti della Arctic Sunrise che sono stati arrestati in Russia dopo l'assalto alla piattaforma petrolifera Gazprom. L'ex Beatle ha scritto una lettera aperta al presidente russo Vladimir Putin chiedendogli di intercedere con la sua influenza e di liberare i militanti di Greenpeace. La lettera è stata pubblicata questa mattina dal sito russo Lenta.ru. “Caro Vladimir – l'incipit amichevole di McCartney – spero che questa lettera ti trovi in buona salute e mi auguro che non ti dispiaccia se sollevo il problema. Molti dei miei amici russi mi dicono che in alcuni ambienti i manifestanti sono considerati nemici del vostro paese perché fanno la volontà dei governi occidentali. Io posso dire che non è così, Greenpeace non è un'organizzazione anti-russa. Danno fastidio a questo o quel governo, certo. Ma non hanno mai e in nessun luogo al mondo preso soldi da governi o aziende”.
L'intervento. Nella missiva McCartney chiede un impegno a Putin affinché gli attivisti, tra i quali c'è anche l'italiano Cristian D'Alessandro, possano tornare dalle loro famiglia per il Natale: “Capisco che la giustizia russa e la presidenza siano due cose distinte – continua una delle leggende della musica internazionale – tuttavia mi chiedo se lei possa essere in grado di usare una qualsiasi tipo di influenza per riunire i detenuti alle loro famiglie. Milioni di persone in decine di paesi le sarebbero grate per questo”. La lettere si chiude con la volontà di McCartney di incontrare Putin a Mosca. I 30 attivisti, accusati in un primo momento di pirateria, sono stati trasferiti da Murmansk a San Pietroburgo e la loro custodia preventiva durerà almeno fino al 24 novembre.