19 Novembre 2013
Il rapper di Detroit emozionato prima di registrare "The Marshall Mathers Lp2" con il famoso produttore
Rispetto reciproco. Eminem voleva “colpire” Rick Rubin con il suo nuovo album. L'autore di “Berzerk” entrato in sala per registrare “The Marshall Mathers Lp2” era emozionato ed onorato all'idea di lavorare con uno dei migliori produttori discografici. Un rispetto ed un'ammirazione che hanno portato il discusso rapper di Detroit ad essere perfino nervoso la prima volta che ha messo piede nello studio di registrazione. “E' stato il mio manager Paul a parlare con lui per la prima volta e Rick ha espresso la volontà e l'interesse di lavorare con me. Quando Paul me l'ho detto sono stato super felice, onorato dal fatto che lui potesse prendere in considerazione una cosa del genere. Sono sempre stato un grande fan del suo lavoro, così quando sono andato in sala la prima volta, ho avvertito un po' di nervosismo. Non avevo idea di che tipo di atmosfera ci sarebbe stata, però avevo voglia di colpirlo, di impressionarlo. E' una sensazione che ho provato le prime volte che ho lavoro con Dr Dre”.
L'album. Il disco di ritorno di Eminem sta ottenendo un successo clamoroso sia in America che in Europa. La traccia d'apertura è “Bad Guy”, un brano che ricorda da vicino “Stan” e racconta la storia del fratello minore del rapper. “Mi avevano detto un sacco di volte – spiega a Bbc Radio 1 nella trasmissione del dj Zane Lowe – che avrei dovuto fare una seconda versione di Stan. Ho pensato che ci poteva essere spazio per un'altra parte del racconto ma solo se fossi riuscito a trovare il beat giusto. Poi non appena ho sentito la musica che mi era stata mandata e le parole del ritornello ho capito che ero sulla strada giusta e che avrei potuto fare un pezzo straordinario”.