02 Dicembre 2013
In libreria il volume scritto da David Buckley sul gruppo che ha cambiato la storia della musica elettronica
Leggenda. Quattro umanoidi che hanno rivoluzionato il pop. Non rockstar, e nemmeno divi capricciosi ed invadenti, bensì musicisti e tecnici della fabbrica del suono. Con questa visione del loro ruolo hanno gettato le fondamenta della musica elettronica e ora i Kraftwerk diventano anche parole e testo.
Il libro. Si intitola infatti "Kraftwerk Publikation" la biografia scaritta da David Buckley sul gruppo tedesco che raccoglie interviste esclusive con gli ex membri del gruppo e con altri artisti, designer, scrittori, artisti e persone del music business che raccontano di quanto i Kraftwerk siano stati originali e avanguardisti, ancora oggi.
Maestri del suono. Tanta parte della musica che ascoltiamo infatti mostra la mano nascosta dei Kraftwerk. È presente nei robot dei Daft Punk; nei ritmi di synth dei Röyksopp o in quelli tesi dei Chemical Brothers. E non è un caso se anche Chris Martin dei Coldplay ha attinto da Ralf Hutter e Florian Schneider per "Talk", prendendo in presto la melodia di "Computer Love".
La bibliografia. Insomma un libro imperdibile per gli amanti della musica che si accoda a una ricca bibliografia di testi sul duo. Dagli italiani Gabriele Lunari con il suo "Kraftwerk. Il suono dell'uomo-macchina. Una forma ben organizzata d'anarchia" al tedesco, musicista ex membro del collettivo, Wolfgang Flur con "Kraftwerk. Io ero un robot". Illuminante è ciò che scrive Kiran Sande: "Se si guarda alle loro prime registrazioni, è come se avessero aiutato l’era digitale a plasmarsi, con l’annessa incorporeità e anonimità".