10 Dicembre 2013
Il cantante canadese giustifica le sue bravate in un'intervista: "Non sono un robot, a 19 anni è normale commettere degli errori"
Errori giovanili. Justin Bieber parla apertamente di alcuni errori commessi e spiega che sono il risultato del fatto di non essere un "robot". Il 19enne cantante canadese si è raccontato nel corso di un'intervista con Ryan Seacres, nella quale ha candidamente ammesso che gli errori per cui viene spesso criticato sono quelli che commette qualsiasi ragazzo al mondo e che spera che gli servano da insegnamento per il futuro. "Io commetto degli errori come chiunque, soprattutto quando è giovane e sta crescendo e maturando. Non sono perfetto, non sono un robot. Le persone spesso dimenticano che sono un essere umano, per questo faccio degli sbagli che però servono per crescere, per imparare e diventare più forte. E' questo il mio obiettivo. Alcune volte ho l'impressione che la gente dimentichi che sono un ragazzo di 19 anni".
Tour estenuante. Il canadese ha appena concluso un tour massacrante che lo ha portato a salire sul palco per 150 volte nel corso degli ultimi mesi. Alcuni dei suoi atteggiamenti lungo il viaggio sono stati messi sotto la lente di ingrandimento dei media, in particolare a far scalpore è stato il fermo all'aeroporto di Brisbane per sospetto possesso di sostanze stupefacenti. "Sto diventando uomo ma ho ancora 19 anni. Sono ancora alla ricerca della mia strada e quando i media mi attaccano praticamente ogni giorno e ricorda un po' gli atti di bullismo che succedono a scuola quando vieni attaccato per qualcosa che spesso non è neanche vero. Voglio che la gente mi rispetti sia per la mia musica, sia per la capacità di fare le scelte giuste ma per arrivare a questo è giusto passare attraverso qualche errore".