Festival, anche Cristiano De Andrè sospettato di plagio

"Invisibili", brano che ha vinto vincitore del Premio della Critica, presenterebbe delle somiglianze con una canzone di James Taylor

Cristiano De Andrè, 51 anni

27 Febbraio 2014

"Invisibili", brano che ha vinto vincitore del Premio della Critica, presenterebbe delle somiglianze con una canzone di James Taylor

Polemiche a strascico. Sono “Invisibili” somiglianze quelle che vanno oltre il Festival di Sanremo. La kermesse canora ha infatti calato il sipario già da qualche giorno sull’edizione 2014, la 64esima, ma si è portata dietro, come tradizione impone, una serie di polemiche e di sospetti. Così, dopo il caso di Riccardo Sinigallia e della sua “Prima di andare via” non proprio inedita, e quello che ha riguardato la vincitrice al Teatro Ariston, Arisa, con la sua “Controvento”, giudicata da qualcuno un po’ troppo simile a “Entra nel cuore” di Micol Bersanti, anche un altro protagonista del Festival viene accostato il sospetto di un plagio. Si tratta di Cristiano De Andrè, che da Sanremo è tornato con in tasca il Premio della Critica Mia Martini grazie al brano “Invisibili”. Nella musica e nelle parole della canzone “bocciata” - il brano non è andato in finale, al televoto è stata preferita l’altra canzone di De Andrè, “Il cielo è vuoto” - si anniderebbero i sospetti a causa di una presunta somiglianza con “Only a dream in Rio” di James Taylor, pezzo scritto nel 1985.

Le somiglianze. Secondo la pubblica accusa, la prima strofa delle due canzoni sarebbe incredibilmente simile e anche altri passaggi della canzone avrebbero attinto a piene mani dal lavoro di Taylor. Per il momento De Andrè non è intervenuto nelle polemiche, ma nel caso in cui la somiglianza venisse certificata di sicuro le polemiche monterebbero, proprio in virtù del successo nel Premio della Critica intitolato alla compianta Mia Martini.

 

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