28 Aprile 2014
Sarà un palco ricchissimo di star quello che accoglierà il pubblico di Taranto per il "concertone alternativo": sul palco Caparezza, Capossela, Afterhours e tanti altri
1° Maggio a Taranto. Taranto si conferma come alternativa di rilievo al tradizionale concerto del 1° Maggio di Roma e, dopo il successo dello scorso anno, la città pugliese si appresta a vivere una giornata di musica indimenticabile con un cast di primissimo piano che accompagnerà l'evento, condotto da Luca Barbarossa con Andrea Rivera e Valentina Petrini e con la direzione artistica di Michele Riondino e Roy Paci. Il tema dell'edizione 2014 è legato al territorio e riguarda il futuro della città di Taranto e, con essa, quello dell’intero Paese. E per rilanciare in musica la discussione Taranto abbraccerà una ricchissima platea di star sul palco installato presso il Parco Archeologico delle Mura Greche, con Caparezza a fare da padrone di casa e apripista per Vinicio Capossela, Afterhours, Paola Turci, Sud Sound System, Tre Allegri Ragazzi Morti, Nobraino, Après La Classe, Filippo Graziani e una lunghissima serie di altri musicisti oltre a una selezione di band emergenti.
Il messaggio di Capossela. E proprio Vinicio Capossela ha lanciato il suo appello in vista del concerto tarantino: “Il primo maggio ci deve ricordare che alla base del lavoro, del diritto al lavoro, c'è una lotta. Il primo maggio ci deve ricordare questa lotta. Una lotta è diversa da una scampagnata. Questa festa del primo maggio a Taranto è la rara prova di vitalità di un paese che non vuole passare soltanto per i ritrovi televisivi, una festa del lavoro che non vuole ridursi a spettacolo di svago. Taranto è l'esempio eclatante del contrasto tra diritto al lavoro e diritto alla salute, due diritti lesi. Una festa non risolve le cose, ma il tempo della festa è il tempo del Sacro, il tempo sottratto alle leggi dell'Utile, il tempo in cui ci ricordiamo di essere uomini. Per questo saremo alla festa del primo maggio di Taranto, per fare alzare, insieme a tutti gli altri, un po' di polvere, per aprire un poco questa nube di veleno che ha oscurato la magna Grecia, la “grande” Grecia, che pose l'agonismo e la musica alla base del vivere civile”.