21 Maggio 2014
Le accuse. Mai scherzare su questioni di religione ed etnia negli Stati Uniti. Lo ha imparato a sue spese Macklemore, che nel corso di una sua esibizione a Seattle la scorsa settimana, ha deciso di salire sul palco con una parrucca nera, un bel nasone finto ed una barba. Tutto normale se non fosse che il suo travestimento è stato interpretato come una presa in giro da parte della comunità ebraica ed il rapper è stato letteralmente investito da una marea di polemica. La trovata gli è costata molto cara, visto che è stata fortemente critica sul web da persone che lo hanno accusato di prendere in giro alcuni stereotipi legati alla comunità ebraica. Il rapper ha subito provato a porre fine alla polemica con un tweet nel quale ha scritto: “Un naso da strega, una parrucca ed una barba = un costume a caso. Non è la mia idea di nessun tipo di stereotipo”.
Le scuse. Ma la sua difesa iniziale non è bastata per spegnere la polemica e Macklemore ha dovuto far ricorso ad una lunga lettera di scuse pubblicata sul suo sito ufficiale: “La mia famiglia, gli amici e le tante persone che mi conoscono bene sanno che non sono la persona che è stata descritta sui giornali in questi giorni. Non c'è niente di peggio che essere frainteso, soprattutto quando le persone si sentono ferite ed offese. Ho sempre amato i travestimenti e l'ho fatto per tutto il corso della mia carriera. Il costume che ho scelto per l'esibizione di venerdì scorso non aveva niente a che fare con ogni sorta di identità culturale o etnica. Non stavo cercando di imitare nessuno e ‘stereotipo ebreo’ è una cosa che non ha neanche sfiorato la mia mente. Sono qui per dire che non era assolutamente mia intenzione e che non avevo previsto che quel costume potesse essere letto in quel modo. Mi ha rattristato che questa storia possa aver portato una qualsiasi forma di negatività”.