29 Maggio 2014
Leggende metropolitane. Sarà stato forse con la speranza di chiudere, una volta per tutte, l’ormai annosa leggenda metropolitana di Piero Pelù e la canzone di “Jeeg Robot d'acciaio”, storico cartone animato d’origine giapponese che ha spopolato in Italia negli anni ’80. Per anni, infatti, si è vociferato che fosse stato proprio il leader dei Litfiba a prestare la voce alla sigla dell’anime scritto da Go Nagai e disegnato da Tatsuya Yasuda. Una leggenda metropolitana che è sopravvissuta anche alle smentite e che ora lo stesso Piero Pelù ha provato a inabissare con una vera e propria confessione pubblica di “non paternità”. L’occasione per tornare a parlare di “Jeeg Robot d’acciaio” Piero Pelù se l’è cercata nel corso dell’ultima puntata del talent show The Voice, a cui partecipa come giudice. E con la ribalta televisiva, dopo l'esecuzione che il giovane Giacomo Voli ha fatto del brano, Pelù a raccontato nuovamente la sua verità. No, non ha mai registrato in gioventù la sigla dell'anime. E la precisazione “in gioventù” è d’obbligo, visto che in passato, precisamente nel 2008, lo stesso Pelù, forse per confondere le idee, ne incise una versione tutta sua.
Smentita in tv. E forse questa è la volta buona che il mito di “Jeeg Robot d’acciaio” cada, visto che già nel lontanissimo 1998, Piero Pelù provò a convincere il suo pubblico di non aver mai cantato quel brano: “Ma che ci vuole per questa storia di Jeeg? Una smentita ufficiale alla tv? No, non ero io a cantarla. A quell'epoca giocavo a pallone, andavo in Vespa, e facevo tutte altre cose”, disse all’epoca Piero Pelù, che ha approfittato anche della tv per smentire ancora una volta tutto.