Kesha parla della riabilitazione

Kesha rivela che la fase di produzione del suo ultimo album "Warrior" l'ha depressa al punto da dover chiedere aiuto ad un centro specializzato

Kesha

26 Giugno 2014

Kesha rivela che la fase di produzione del suo ultimo album "Warrior" l'ha depressa al punto da dover chiedere aiuto ad un centro specializzato

La discesa. Kesha ha rivelato che aver lavorato al suo ultimo album “l’ha depressa”. La cantante di “Timber” ha passato due mesi nella struttura “Timberline Knolls” per avere aiuto professionale per il disturbo alimentare che l’ha costretta ad annullare il tour all’inizio di quest’anno. Kesha ha sempre evitato di parlare dei motivi che l’hanno costretta a chiedere aiuto fino alla sua intervista con il nuovo numero di Teen Vogue: “Fare il mio ultimo album “Warrior” è stato un processo complicato e piuttosto doloroso. Mi ha spinto verso il basso, mi ha depresso – spiega la 27enne – Ho cercato di combattere con tutte le mie forze per riuscire a mantenere inalterato il mio spirito irriverente, provando a rimanere reale e viscerale come sono sempre stata. Ma alla fine mi sono ritrovata a promuovere qualcosa di completamente differente da quello che avevo pensato. E questo mi ha portata ad affrontare il mio problema a testa alta”.

Le canzoni.Kesha sentiva un conflitto perché le canzoni che stava scrivendo non rispecchiavano la sua vita ed il suo modo di essere: “Il mio messaggio è sempre stato quello di accettare te stesso per quello che sei ed accettare tutte le tue bellissime imperfezioni. Quando ho cominciato a capire che stavo scivolando verso un territorio completamente diverso, ho capito che avrei dovuto ascoltare i miei stessi consigli e correggere il tiro. La decisione di prendere il controllo della mia vita è stata una delle più difficili con cui ho dovuto fare i conti”. Kesha ha scritto 14 nuove canzoni nel periodo della riabilitazione ed ha in mente di pubblicare un disco in linea con il suo nuovo stato d’animo: “Ho capito che il mio desiderio non era quello di essere carina, anzi non chiamatemi bella o cose del genere. Per me è quasi offensivo”.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su