105 FRIENDS
21 Luglio 2014
Dietro le quinte. Ora che il disco è venuto alla luce si può parlare di quello che è successo in precedenza e Lana Del Rey, dopo aver visto schizzare in classifica il suo atteso ultimo album, intitolato “Ultraviolence”, decide di vuotare il sacco e raccontare, senza peli sulla lingua, il lungo cammino percorso prima dell’uscita dell’album poche settimane fa, quando ha cominciato la sua scalata verso la vetta della Billboard 200.
L’etichetta.Dal racconto della cantante infatti si capisce che prima che venisse rilasciato “Ultraviolence”, la casa discografica non sembrava particolarmente soddisfatta delle canzoni con i dubbi e le perplessità che hanno gettato per circa sei settimane il disco in una sorta di limbo: “Voglio dire, credo che ci fossero persone che volevano lavorare con me. Non so chi fossero. Quando ho detto che ero pronta mi hanno detto qualcosa come “Sei sicura? Perché sento come si potesse andare oltre, fare di più”.
Parla Dan Auerbach. E se qualcuno non avesse voglia di crederle, ecco che ci pensa anche Dan Auerbach dei Black Keys, che ha prodotto il lavoro, a spiegare le ingerenze dell'etichetta discografiche durante la lavorazione dell'album: “Ci sono state un sacco di stronzate a cui io non ero abituato. L'etichetta mi diceva: “Non abbiamo intenzione di darvi il budget per allungare questa sessione a meno che non senta prima qualcosa” Allora noi abbiamo inviato a loro il mix e lo hanno detestato. Ed ero lì a pensare “Grazie, stronzo”... Forse è normale per Lana, ma non è normale per me. Mi sono posto davvero sulla difensiva perché pensavo che fosse un’assurdità”.