23 Luglio 2014
La condanna. Nel luglio del 2011 aggredì uno spettatore nel corso di un concerto e ora, Fabri Fibra è costretto a pagare i danni per quella rissa andata in scena in provincia di La Spezia. Sia chiaro, 2mila euro di danni non sono una somma di quelle che possono mandare in malore una delle stelle più lucenti del rap made in Italy e tantomeno una condanna non è una macchia indelebile nel mondo dell’hip-hop e della musica in generale. Ma resta il fatto che, a distanza di poco più di tre anni, sul capo di Fabrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, pesa la sentenza emessa dal giudice di pace spezzino Luciano Civita che ha condannato il rapper a sborsare la somma di mille euro a titolo di risarcimento, più altri mille (o poco meno) per onorare le spese processuali.
Il fattaccio. Come ricorda il Secolo XIX, i fatti risalgono alla sera del 23 luglio del 2011 quando il rapper marchigiano salì sul palco dell’ex Ceramica Vaccari a Santo Stefano Magra, per un concerto di fronte a circa 2 mila fan spezzini. In quella occasione Fabri Fibra interruppe lo spettacolo dopo una ventina di minuti chiedendo, invano, l’intervento della sicurezza. Successivamente scese dal palco e affrontò faccia a faccia un giovane della Spezia con una lite fulminea al termine della quale Fibra sferrò una “microfonata” sul capo del ragazzo.
La causa. Questi, assistito dagli avvocati spezzini Gabriele Capetta e Jacopo Alberghi, andò a farsi visitare al pronto soccorso e, qualche giorno dopo, presentò una querela con l’accusa di lesioni e ingiurie. La procura spezzina chiese e ottenne il rinvio a giudizio. Per Fibra è arrivata un’assoluzione per quanto riguarda le presunte ingiurie ma, per quel “colpo di microfono”, dovrà pagare.