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Nicki Minaj attacca l'industria "musicale"

La rapper di "Anaconda", Nicki Minaj, è convinta che il mondo della musica possa arrivare al punto di "uccidere" le persone

La rapper di "Anaconda", Nicki Minaj, è convinta che il mondo della musica possa arrivare al punto di "uccidere" le persone  

La polemica. Nicki Minaj si lancia all'attacco dell'industria musicale sostenendo che è in grado di "uccidere" le persone. La rapper ha creato un po' di scompiglio nel giugno scorso in seguito al discorso di ringraziamento dopo la vittoria ai Bet Awards. In quell'occasione le sue parole furono indirizzate sia alla collega Iggy Azalea (accusato di usare dei ghost writers) sia in generale al mondo della musica con la Minaj che ha rivelato di aver rischiato la vita ma non ha voluto chiamare un'ambulanza per non finire su un articolo del sito scandalistico TMZ. "In quel discorso stavo provando a spiegare che questo settore può portare le persone alle morte, le può uccidere – ha spiegato la rapper di "Anaconda" in un'intervista alla rivista Fader – Posso solo immaginare quante persone che hanno fatto parte di questo mondo sono morte per evitare la vergogna di finire sui giornali. Ci preoccupiamo così tanto di quello che le persone pensano che finiamo per non vivere veramente".

Vita provata. La 31enne Nicki Minaj ha dovuto lasciare la famiglia per continuare la sua carriera musicale e scoppia in lacrime quando parla del fratello minore Micaiah che ha 16 anni: "Un giorno ha chiesto a mia madre se saremmo tornati a vivere nella stessa casa. Ed è una cosa che mi ha spezzato il cuore, non voglio commuovermi ma finisco per farlo ogni qualvolta parlo della mia famiglia. Mi mancano moltissimo ma ho dovuto fare certe scelte per la mia carriera artistica".  

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