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Lil Wayne, gita in manicomio per il video di "Krazy"

Mentre il suo tour condiviso con Drake sta riscuotendo successo negli Stati Uniti, Lil Wayne presenta il video di "Krazy" interamente girato all'interno di un manicomio

Mentre il suo tour condiviso con Drake sta riscuotendo successo negli Stati Uniti, Lil Wayne presenta il video di "Krazy" interamente girato all'interno di un manicomio

Tour di successo. Un tour in corso, un video in uscita e un album pronto a continuare la saga cominciata nel 2004. Lil Wayne si divide tra palco e piccolo schermo, presentando il videoclip del suo ultimo singolo "Krazy" e riscuotendo uno straordinario successo di pubblico nell'ultima tappa del suo tour al Klipsch Music Center di Noblesville (vicino Indianapolis nello stato dell'Indiana). Il rapper 32enne, al secolo Dwayne Michael Carter Jr., ha incantato la folla nel corso dell'ultima tappa vissuta in collaborazione con Drake (ce ne saranno altre 29 previste negli Stati Uniti sino alla fine di settembre) e, oltre a essere apparso in ottima forma, sia artistica che fisica, come riportano le cronache, ha anche commentato le straordinarie immagini del video di "Krazy", interamente girato in un manicomio.

Il video in manicomio. La clip mostra un Lil Wayne interpretare il ruolo del pazzo rinchiuso in un centro di igiene mentale accerchiato da pazienti tutti vestiti di bianco e, secondo quanto riporta il sito di MTV News, il brano sarà inserito all'interno del prossimo LP dell'artista, intitolato "The Carter V" che segue di tre anni l'ultimo capitolo del filone "Carter". E proprio Lil Wayne ha spiegato ai microfoni di MTV le immagini forti del video di "Krazy": "Non sto parlando dell'essere pazzo all'interno della canzone, sto parlando solo di essere come sono e un sacco di gente mi guarda come un pazzo. Volevamo solo prendere questo sguardo e divertirci con esso. Personalmente ho cercato di rappresnetare un ragazzo tranquillo ma poi si è scoperto che ero il più pazzo tra i pazzi" ha ironizzato Lil Wayne parlando del video girato da Colin Tilley che si è lasciato liberamente ispirare dal film del 1975 di Jack Nicholson "Qualcuno volò sul nido del cuculo".

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