U2, Bono risponde alle critiche e difende Ryan Tedder

Polemiche e pubblicità. Da ottimi strateghi di marketing gli U2 non smettono di far parlare di sé e del nuovo “Songs of Innocence”. Prima le polemiche intorno alla cifra corrisposta dalla Apple alla band (100 milioni di dollari?) per aver concesso a 500 milioni di utenti il download gratuito del nuovo album, poi le critiche dei fan più intransigenti sulla presenza di Ryan Tedder, frontman degli OneRepublic, tra i produttori del disco. Una collaborazione che non è andata giù a molti puristi del rock degli U2. Preoccupato dalle critiche piovutegli addosso, Bono ha concesso un’intervista al magazine Q dove difende la bontà della propria scelta. Certo immaginare che l’autore preferito di Beyoncè e Leona Lewis produca la band di “Achtung Baby” fa indubbiamente un certo effetto.

Una scelta da difendere. Ma Bono non ci pensa su un attimo e va dritto al punto: “Gli artisti pop battono tutti gli altri, quando si parla di melodia. Semplicemente, scrivono melodie migliori degli altri. Le uniche eccezioni sono i Beatles e i Rolling Stones. I Beatles scrivevano melodie ancora migliori, senza compromettere di un millimetro l'integrità dei loro testi e della loro immagine”. E così che Paul Hewson rispedisce le critiche al mittente aggiungendo subito dopo che “Quando abbiamo iniziato a lavorare con Danger Mouse (principale produttore dell'album) avevamo già fatto delle session con Paul Epworth e Ryan Tedder. Il loro principale interesse è quello di trovare melodie uniche e mai sentite prima. E questo aspetto ha cambiato le regole del nostro gioco”.