Jovanotti cerca di lanciarsi verso "L'alba"

Jovanotti cerca di lanciarsi verso "L'alba". Una lunga intervista a Vanity Fair per raccontare il lavoro dietro il suo brano ed il suo ultimo disco "Lorenzo 2015cc", un disco che guarda lontano, non solo al mondo della musica, ma alla situazione dell'Italia e dell'Europa ed ancora di più alla luce dei recenti tragici avvenimenti. "Credo che sia passato il concetto che mostrare un nemico ai tuoi elettori sia più efficace che mostrare delle idee. Ma la "tifoseria" fa volare basso ma non migliora la vita delle persone. Ricordo quando commisi l'errore di andare da Vespa a criticare la guerra in Afghanistan e lui mi fece trovare sotto un fuoco incrociato con Sgarbi che mi dava del fascista e la Annunziata del sessista. Fortunatamente le nuove generazioni hanno abbandonato le ideologie, non cadono nella logica della distruzione. E quando succede questo è davvero molto brutto".

Il dolore di Parigi. Jovanotti ed il suo ottimismo verso un futuro migliore restano solidi anche dopo quello che è accaduto in Francia: "Non abbiamo alternative ad una società multiculturale. Non è possibile pensare ad un mondo segregato, con spazi divisi. Le vignette incriminate non mi fanno ridere ma difendo il diritto di pubblicarle e di criticarle. La bandiera che ci deve unire è quella della libertà".