Music Biz
21 Gennaio 2021
E così anche il mondo della musica inglese scende in campo contro la Brexit e il governo. I principali musicisti del Regno Unito, tra cui Ed Sheeran, Elton John e Liam Gallagher, hanno firmato una lettera corale in cui dichiarano che la Brexit ha profondamente limitato gli artisti del Paese e la produzione musicale. Nella lettera indirizzata al governo e pubblicata da The Times, il gruppo critica la fine della libera circolazione per le band e suggerisce che i costi e la burocrazia derivanti dal nuovo sistema renderanno il tour "impraticabile", in particolare modo per i musicisti indipendenti.
Senza la possibilità di circolare liberamente in Europa per un periodo di 90 giorni, come era stato ipotizzato, i costi burocratici per spostare gli artisti e l’attrezzatura potrebbero mettere in seria difficoltà un settore già colpito dalla pandemia. Esiste insomma il rischio concreto che i musicisti britannici non possano sostenere costi e ritardi dovuti alle nuove procedure burocratiche. La manager Ellie Giles ha provato a fare i conti su Twitter di quanto potrebbe costare a una band inglese fare concerti in tre Paesi come Francia, Germania e Olanda. Si tratterebbe di 1800 sterline in più di quanto si spendeva fino al 2020. È una cifra risibile per delle star, una voce significativa per un gruppo indipendente che viene pagato poche centinaia di euro a concerto.
La lettera chiede al governo "di fare urgentemente ciò che ha detto che avrebbe fatto, e negoziare viaggi senza burocrazia in Europa per gli artisti britannici e le loro attrezzature". Ci sono più di 100 firmatari nella lettera, tra cui anche Brian May, Roger Waters, Roger Daltrey e Sting.