Macklemore, il nuovo album è una retrospettiva sulla sua carriera

L’anno scorso Macklemore festeggiava il decimo anniversario dell’uscita di "The Heist" e il disco di diamante certificato dalla RIAA per "Can’t Hold Us", quest’anno il rapper americano torna ai microfoni con il suo terzo album da solista dal titolo "Ben". La nuova avventura musicale di Macklemore conferma il suo stile che fonde rap e pop creando un mix trasversale rivolto a un pubblico potenzialmente molto ampio. 

Al primo ascolto ci rendiamo subito conto di essere davanti a un Macklemore nuovo, tuttavia il rapper pluripremiato non rinnega la sua infanzia musicale, tema che emerge nel singolo Heroes con Dj Premiere dove Macklemore racconta la sua storia in battute dal carico nostalgico, facendo riferimento all’hip-hop boom-bap con il quale è cresciuto: “È stato fondamentale per la mia maturità di quindicenne e per capire chi fossi. Heroes è la storia della mia crescita alla fine degli anni Novanta, quando l’hip-hop era in voga, lo skateboard era in voga e la cultura dei graffiti era in voga”.

Inoltre, Ben è un disco carico di consapevolezza di sé e del proprio potenziale, dal pop di "No bad days con Collett", alla dance di "I know" passando per il synth-pop stile M83 di "1984" e il rap old school di "Tears".

L’ultimo album di Macklemore è il racconto di una crisi che affascina per la sua autenticità: “ho sperimentato un livello di riflessione come mai prima d’ora. Questa pausa forzata e il tempo hanno creato un livello di intimità che forse non ci sarebbe stato se il mondo avesse continuato a funzionare come prima”, dice Macklemore.

Potremmo continuare a parlarne ancora e ancora, ma ci fermiamo per paura di cadere nella classica recensione spoiler che rovinerebbe completamente l’ascolto. Prima di lasciarvi, però, segnatevi queste due imperdibili date: Macklemore sarà live il 3 e 4 maggio all’Alcatraz di Milano.