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Credits: Profilo Instagram @bertiorietta
01 Giugno 2023
Redazione 105
Orietta Berti compie 80 anni! E per questa importante occasione di cifra tonda, l'Usignolo di Cavriago (o, come la soprannominò Silvio Gigli, la Capinera d'Emilia) ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato molto di sé. Dagli inizi, quando la sua prospettiva, indotta dalla famiglia, sarebbe stata quella di andare a lavorare in fabbrica, fino a tutto il suo fortunato e talentuoso percorso di cantante, senza dimenticare un passaggio sulla relazione tra madri e figlie fino a tutti i personaggi dello spettacolo incontrati sul suo cammino.
Ripercorrendo i suoi esordi di cantante, Orietta Berti racconta: “Non avrei mai intrapreso questo lavoro. Ero molto timida, poi, negli anni Sessanta, non era percepito come un qualcosa di serio: fai la cantante? Ma dove vai… invece mio padre credeva molto in me e mi mandò a scuola di canto: mi aiutò nel trovare sicurezza”. Purtroppo, però, il suo percorso nella musica ebbe una tragica (seppur momentanea) interruzione, rappresentata dalla morte di suo padre.
Da quel momento, una turbolenta relazione madri figlie iniziò con sua mamma: “Mia mamma era una donna pratica, gestiva la spesa comunale. Lei non credeva in questa strada, così mi fece frequentare un corso per stilisti, visto che nelle nostre zone c’era il boom delle case di abbigliamento. Pensavo che quella sarebbe stata la mia vita, solo che dopo un anno Calabrese, non sentendo più mie notizie, si interessò e chiamò il bar del paese, perché noi non avevamo il telefono. ‘Perché non ti sei più fatta sentire? I provini sono andati bene’, mi disse. Gli spiegai che mamma non voleva più che facessi quel lavoro e lui il giorno dopo si fece trovare a Cavriago: la convinse a non mandarmi in fabbrica, dove nel frattempo aveva trovato un posto per me. […] Volevo fare la maestra d’asilo ma sarei finita sicuramente in una di quelle fabbriche d’abbigliamento, vista la tenacia di mia mamma, arrivando alla pensione. Certo, Osvaldo ci sarebbe stato comunque. Non ho dubbi, lo avrei incontrato senz’altro”.
E a proposito del “suo” Osvaldo, Orietta Berti dice: “Io e i miei amici eravamo andati con la corriera alla fiera del suo paese. L’ho visto tra le bancarelle, me l’hanno presentato e mi sembrava molto più grande di noi per i suoi modi di fare seri… aveva un soprabito alla Humphrey Bogart. Gli dissi che se voleva potesse venirmi a trovare, che gli avrei fatto un caffè. ‘A me non piace il caffè’ rispose. ‘Ma guardi che io lo faccio particolare, ci metto dentro il cioccolato’. ‘Ma a me non piace neanche il cioccolato’. ‘Com’è antipatico’, avevo pensato. Solo che qualche giorno dopo venne a trovarmi e mi portò anche un pezzo di formaggio”.