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Music Biz

Mahmood: “Uso le canzoni come se fossero il mio diario segreto”

Redazione 105

Il cantante ha parlato del processo di scrittura dei testi, che quest’anno è stato complicato, e di come per lui sia molto importante partire da una parola

Mahmood ha deciso di raccontare l’evoluzione del proprio rapporto con la musica. Si inizia con il nuovo singolo tratto dal nuovo album che però non è qualcosa di così “nuovo”: “È un pezzo che ho iniziato a scrivere anni fa. Ci ho lavorato per tutto questo tempo, aggiungendo o togliendo qualcosa, cambiando e ricambiando. Intanto ho fatto altre cose, ma a quel pezzo ci sono tornato sempre. L’ho finito una settimana fa”. 

Un processo di scrittura complicato, anche perché “quest’anno è stato un po’ un up and down, ci sono stati anche giorni in cui non riuscivo a scrivere. Poi da qualche tempo mi sono attivato, mi è tornata la voglia”. Non si tratta di una specie di blocco dello scrittore, quanto di un voler essere originale rispetto ai tempi già trattati: “Non vuoi scrivere le cose che hai già scritto, ne devi trovare altre, e nello stesso tempo devi essere originale. Alla fine dei conti per me la storia è sempre la stessa: parte tutto da una parola”.

Ha poi proseguito con la sua riflessione: “Da una parola viene fuori un mondo, quindi basta che sono in buona quel giorno e mi trovo con una canzone. Una cosa che sicuramente non voglio più fare è restare a insistere quando non funziona, quando capisco che non è giornata. Se non va, blocco tutto e vado a fare qualcos’altro”.

Le canzoni per lui sono ciò che per noi sono i diari, dove annotare tutto: Nei testi riesco a mettere pensieri che altrimenti rimarrebbero nella mia testa. Uso le canzoni come se fossero il mio diario, un diario segreto in cui annoto e mescolo cose che mi sono successe, incontri, sentimenti collegati”.

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