MUSIC BIZ
Credits: Profilo Instagram @zuccherosugar
02 Gennaio 2024
Redazione 105
Zucchero si è raccontato a tutto tondo in una lunga intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, nella quale ha ripercorso la sua esistenza: dagli inizi della sua carriera, passando per il matrimonio con Angela Figliè, fino a quel terribile periodo di depressione. “Introverso, sempre all’ultimo banco, non parlavo mai; anche se con qualche compagno siamo amici ancora adesso”, ha detto parlando della sua infanzia. All’anagrafe Adelmo Fornaciari ma conosciuto da tutti come Zucchero, il suo pseudonimo si rifà al soprannome datogli da una maestra delle elementari.
Non solo musica, nel corso dell’intervista fiume Zucchero ha parlato anche della sua vecchia storia d’amore con Angela Figliè. “Mi ha massacrato – ha detto – ma è stata fonte di ispirazione. Ora vorrebbe i diritti di autore. È stato un grande amore. Ed è stato un inferno”. La loro è stata una storia d’amore tormentata, per la quale il cantautore emiliano ha lottato con le unghie e con i denti. “Durissima. Mi sono sposato a 23 anni, lei era ancora più giovane. Mi aveva lasciato il giorno prima che partissi per il Forte Village, in Sardegna, dove dovevo suonare per un mese. Le telefonavo e non rispondeva mai. Al ritorno con la 128 scassata di mio padre andai ad aspettarla fuori dal negozio dove lavorava, e le chiesi di sposarmi. Lei rispose di sì”, ha detto.
All’improvviso, poi, l’amara notizia: “Una notte mi disse: ‘Ti lascio, non ti amo più’. Ma non so se mi abbia mai amato davvero, di sicuro ‘ti amo’ non me l’ha mai detto, e neanche ‘ti voglio bene’. Mai. E la mia presunzione era farla sorridere, renderla felice”, ha continuato Zucchero. La vita del cantautore è stata macchiata dalla depressione, che non scompariva nonostante i successi discografici. “Ero davvero depresso. Leggevo Bukowski perché almeno lui stava peggio di me. Volevo farmi fuori. Stavo malissimo. Attacchi di panico fortissimi, cose che non auguro a nessuno. Prendevo il Prozac ma non sentivo più niente. Dopo ‘Oro incenso e birra’ mi chiamarono prima al Freddie Mercury Tribute, poi Sting, insomma mi sono capitate cose bellissime, ma non me le sono godute”, ha raccontato.