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Music Biz

Lazza dice la sua sul fan molesto: “Non voleva solo una foto”

Redazione 105

Questa persona, oltre ad averlo “tartassato di telefonate” avrebbe asserito di avere dati personali suoi e della sua famiglia

Lazza si è ritrovato in una vicenda spiacevole che ha coinvolto lui e un suo sedicente ammiratore, che lo avrebbe perseguitato telefonicamente. Il fan, dopo aver ottenuto il numero del cantante, lo avrebbe infatti chiamato più volte con richieste inopportune, tra cui quella di scattare una foto insieme. Di fronte a questa situazione, il cantante ha deciso di prendere provvedimenti e ha sporto denuncia presso i Carabinieri.

Tutto è iniziato la sera del 6 gennaio, quando il cantante avrebbe ricevuto diverse chiamate da un numero sconosciuto. Alla fine ha deciso di rispondere. L’interlocutore si è presentato come un suo ammiratore desideroso di fare i complimenti e di ottenere una foto insieme al cantante. Ma il problema è arrivato dopo: il fan ha affermato di aver ottenuto il numero telefonico del rapper attraverso ricerche nel database della compagnia telefonica per la quale lavora. Di fronte a questa intrusione nella sua privacy e alle richieste inopportune, il cantante ha deciso di non sottovalutare la situazione e ha scelto di presentare denuncia ai Carabinieri. 

La notizia ha rapidamente fatto il giro del web e ora è arrivata anche la versione del cantante. Attraverso due storie Instagram ha spiegato quanto successo: “Facciamo chiarezza. Non è una questione di mettere nei guai un fan per aver chiesto una foto, indipendentemente dalla modalità con cui è stata chiesta”, ha scritto. Lazza ha precisato che non si è trattato di aver negato la foto a un fan, ma di voler “risalire all’identità di una persona che ha recuperato il mio numero perché, a suo dire, lavora in una compagnia telefonica”. 

In più ha aggiunto: “Mi ha tartassato di chiamate in cui mi ricordava che aveva l’indirizzo di casa mia, della mia famiglia e altre informazioni sensibili e vi assicuro corrette. Ha fatto tutto senza mai metterci la faccia. È già successo in passato che il mio numero venisse divulgato, non è un problema. Fa parte del gioco. Non fa parte del gioco mettere in mezzo la mia famiglia o le persone a me care”.

Infine si è rivolto direttamente ai media: “Per quanto riguarda i giornali/magazine, sarebbe bello vedere che riportassero i fatti per quelli che sono, sti titoli clickbait creano solo odio e disinformazione, facendo a me una brutta pubblicità. I miei ca**i per strada me li sono sempre andati a risolvere, chi deve sapere le cose le sa. Tutelare una famiglia è una cosa diversa”.

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