MUSIC BIZ
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05 Febbraio 2024
Redazione 105
Corsi e ricorsi storici quest’anno per Fabrizio Moro ed Ermal Meta. I due hanno infatti vinto il Festival di Sanremo nel 2018 insieme con il brano Non mi avete fatto niente e nella serata di venerdì torneranno sul palco dell’Ariston per esibirsi nei duetti. Non lo faranno però insieme: Fabrizio Moro duetterà con Il Tre in un medley dei suoi successi, mentre Ermal Meta canterà con Maninni proprio Non mi avete fatto niente. La quarta serata sarà una vecchia rimpatriata suggellata da selfie ricordo per i social, dunque?
Vediamo cos’ha detto Moro a proposito del collega, intervistato sul tema in occasione del suo ritorno al Festival. Ha sostenuto: “Io ed Ermal Meta discutevamo sulle idee di arrangiamento, sul testo, su tutto. Lui ha un caratteraccio e io sono peggio di lui. In questo siamo simili, ora è una delle persone a cui voglio più bene, in lui ho trovato un fratello. Lui è molto più espansivo, io più chiuso, ma abbiamo un trascorso molto simile, quando ci siamo conosciuti ci siamo detti che siamo due sopravvissuti, lui per un verso, io per un altro”.
Per loro Sanremo 2018 non è stato rose e fiori dato che sono stati accusati di plagio e la loro canzone è finita al centro delle polemiche. Poi però hanno conquistato tutti e hanno vinto quell’edizione. Momenti che Moro ha ricordato così: “Lì mi sono sentito morire, pensavo che fosse tutta colpa mia; poi l’ho abbracciato durante la premiazione e gli ho sussurrato all’orecchio: ‘vedi che mi dovevi dare retta’”.
Non è stato l’unico periodo difficile per il cantante che durante la sua carriera ha toccato anche il fondo, conoscendo la depressione, la dipendenza da alcol e la droga. Circostanze che certamente non ricorda con felicità, ma di cui ha voluto trattare nella stessa intervista parlando anche di come ne è uscito: “Non ne vado fiero, ma non mi vergogno a parlarne, l’importante nella vita non è tanto cadere quanto rialzarsi. Ho avuto periodi di fragilità e continuo ad averne, è giusto che ci siano, ne sono uscito quando è nato il mio primo figlio: la paternità ha innescato il mio senso di rivalsa, in quel momento credo di essere diventato più coraggioso”.