Music Biz
Credits: Instagram @levanteofficial
20 Febbraio 2024
Redazione 105
Levante al Festival di Sanremo 2023 ha raccontato, con il suo brano Vivo, il periodo difficile che stava attraversando: la depressione post parto dopo la nascita di sua figlia Alma Futura. Un tema che torna nel documentario Levante Ventitré – Anni di voli pindarici (disponibile su Paramount+ dal 23 febbraio) in cui ripercorre il suo 2023, dando vita ad un’intima confessione che parte dalla scelta di cambiare drasticamente look per provare a rinascere.
Nel corso di un’intervista la cantante, al secolo Claudia Lagona, ha spiegato per quale motivo ha avuto bisogno di raccontarsi così a fondo in un documentario. Nonostante la musica sia sempre per lei il modo più semplice di spiegare se stessa, c’era bisogno di approfondire meglio l’argomento: “Sono sprofondata e risalita e ho sentito il bisogno di raccontare le mia depressione, il mio cambiamento estetico e quel Sanremo tanto strano dove ho cantato ‘Vivo’ con quel look così spiazzante. Ho spiegato le canzoni perché mi sentivo in difetto nei confronti di tutti, ma ho parlato soprattutto di me”.
Ha inoltre aggiunto come al Festival dello scorso anno non avesse ancora ritrovato la gioia di risalire sul palco e per questo è ricorsa in seguito a terapie e farmaci. Una confessione che fa scalpore essendo arrivata poco dopo l’altra confessione, quella di Sangiovanni, che ha deciso di prendersi una pausa dalla musica per ristabilire la sua salute mentale. Se tanti l’hanno incoraggiato, altri artisti come Ghemon hanno invece puntato il dito contro l’industria musicale che “fa più danni di quelli che si vedono”.
E Levante cosa ne pensa? In primis ha definito quello di Sangiovanni un “atto molto coraggioso”. Poi ha detto la sua su Sanremo: “Non penso sia un tritacarne, penso però che sia importante circondarsi delle persone giuste. Lavorare 24 ore facendo musica è bello, ma il rischio è che si mostrino le proprie fragilità. C’è bisogno di qualcuno intorno che ti dica quando fermarti”.