MUSIC BIZ
Credits: Profilo Instagram @lorenzofragola e @fedez
05 Marzo 2024
Redazione 105
Lorenzo Fragola, a 10 anni di distanza dalla sua esperienza a X Factor, ha parlato del rapporto professionale che ha avuto con Fedez che all’epoca fu suo giudice nel talent per tutta la durata del percorso. Nel corso di un’intervista, ha rivelato come non abbiano avuto un buon trascorso. Ha sostenuto: “Il rapporto, pessimo, durò pochissimo. Non aveva niente a che fare con il mio modo di vedere le cose. Era stato il mio giudice e in un momento in cui non sapevo di chi fidarmi mi aggrappai a lui. Non avevo molta scelta”.
Per un periodo, poi, Fedez ha gestito anche il management dell’artista con la sua società e insieme sono andati al Festival di Sanremo 2015, dove si classificò decimo con il brano Siamo Uguali. Ma anche qui: “Da parte sua non ricevetti alcun supporto”. Essere in gara alla più importante kermesse canora lo travolse perché non era pronto a tutto quel clamore a soli 19 anni: “Ero stato in studio di registrazione una volta. Non sapevo neppure cosa stessi facendo. Ma la minaccia che si prospettava da parte di chi lavorava con me in quel momento suonava più o meno così: ‘Se non vai a Sanremo rischi di non poter fare questo lavoro a lungo termine’. Mettetevi nei panni di un diciannovenne: cosa avrei dovuto fare?”.
Fragola sa bene quanto il peso delle pressioni può logorare, dato che fu uno dei primi a parlare di salute mentale pubblicamente. Circa due anni fa, infatti, pubblicò un video su TikTok poco dopo aver avuto un attacco di panico. Tutto per lui iniziò nel 2021, con la scomparsa del padre: “Andai in terapia per risolvere gli attacchi di panico: ma quelli erano gli effetti di qualcosa di più profondo, una forma di depressione. E naturalmente c’entrava anche il lavoro”.
Adesso Lorenzo sta meglio, ma ha voluto dare un consiglio a chi si trova in difficoltà come lo è stato lui: “Di prendersi i propri tempi. E di parlarne. E io grazie alla terapia sono tornato ad amare la musica: per molto tempo era diventata un nemico. A 28 anni ho già visto tutto. Sto lavorando all’ultimo disco previsto dal contratto firmato dieci anni fa con Sony, quando ero un ragazzino alle primissime armi. Poi vedrò cosa succederà”.
Infine la confessione: durante la sua carriera si è ritrovato più volte costretto a fare qualcosa: “Non te lo dicono in maniera esplicita, ma ti fanno capire che la rinuncia a quella cosa potrebbe avere gravi conseguenze. Non mi veniva dato neppure il tempo di ragionare su quello che stavo facendo”.