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“Fuoco di paglia”: il making of con Mace e Mengoni del singolo

Il brano si apre con un’introduzione orchestrale che si fonde perfettamente con la voce di Marco, il cui timbro emotivo fa da legante tra le strofe di Gemitaiz e Frah Quintale

“Fuoco di paglia”: il making of con Mace e Mengoni del singolo

Credits: Instagram @macemilano e @mengonimarcoofficial

05 Giugno 2024

Redazione 105

È uscito lo scorso venerdì ed è già una hit: stiamo parlando di Fuoco di paglia, il nuovo singolo di Mace, estratto dall’album Maya. Mace non è solo perché con lui ci sono dei pezzi grossi della musica come Marco Mengoni, Frah Quintale e Gemitaiz. Il disco, fuori il 5 aprile, include 16 tracce e coinvolge ben 28 artisti di spicco, come Coez, Ernia, Fabri Fibra, Fulminacci, Rkomi, Salmo e Venerus. Una varietà di collaborazioni che testimonia la versatilità e l’eclettismo di Mace, produttore che da vent’anni arricchisce il panorama della musica urban con suoni complessi e abbinamenti innovativi tra diversi generi musicali.

Ora Mace ci porta nel dietro le quinte della registrazione del pezzo, in particolare mentre si trova in studio con Mengoni, mostrandoci con grande ironia in un video su Instagram come è stata realizzata la sua parte. Il brano si apre infatti con un’introduzione orchestrale che si fonde perfettamente con la voce di Marco, il cui timbro emotivo funge da legante tra le strofe di Gemitaiz e Frah Quintale. Il testo, scritto dallo stesso Mengoni insieme a Calcutta, esplora le dinamiche di una relazione intensa ma fugace, simile a un “fuoco di paglia”. Il verso “Cambiare me, è come voler dar fuoco al mare con un fiammifero” esprime l’impossibilità di cambiare la propria essenza nonostante i tentativi di adattamento all’interno del rapporto.

Il messaggio centrale del pezzo riguarda la difficoltà e la bellezza delle relazioni umane, caratterizzate da momenti di euforia e delusione. La metafora del “fuoco di paglia” sottolinea la voracità e l’intensità iniziale della relazione, che però tende a spegnersi rapidamente, lasciando solo un ricordo. I protagonisti del brano cercano di raggiungere le stelle, ma spesso non sono pronti a sostenere l’intensità delle loro emozioni, portando a una consapevolezza amara e riflessiva.

Fuoco di paglia e l’intero album Maya rappresentano un passo significativo nella carriera di Mace, confermando il suo talento nel creare collaborazioni artistiche che superano i confini dei generi musicali tradizionali. E nel frattempo l’artista si prepara per il suo prossimo grande evento, ovvero il concerto al Forum di Milano il 18 ottobre, un’esperienza multisensoriale che promette di portare il pubblico in un vero e proprio viaggio. Sul palco, Mace sarà accompagnato da musicisti, visual artist e ospiti speciali, offrendo uno spettacolo unico che mescolerà musica, arte visiva e performance dal vivo.

Di seguito il testo di Fuoco di paglia

Con quegli occhi hai sfregato sfere di cristallo

Per aprire un varco ti è passato uno spiraglio

Forse siamo solo capitati, o eri li che mi aspettavi

Le mie mani ancora grandi uguali

Sulla faccia giunta solo qualche, sbaglio

 

Con te ie, ie, ie-ie

Se vado su una fuori serie

Non so come ti riesce

Sto accelerando ancora ie, ie, ie-ie

Stiamo toccando le stelle

Non ero pronto come sempre

 

Ma che senso io, io, io

Chiuso nella mia vestaglia

Ma la cosa mi proteggе, ma la cosa mi protegge

Da un granello di sabbia

Da quando sеi arrivata tu, tu, tu, tu

Tu-tto un fuoco di paglia

E ogni tanto provo a dirtelo

Ogni tanto provo a dirtelo

E mi scotto le labbra

 

Ogni tanto provo a dirtelo, baby

Che cambiare me, è come voler dar fuoco al mare con un fiammifero

Si però mi sento libero se mi lasci

E vai via proprio il giorno che poi la notte piovono i sassi

Io sono uscito senza ombrello allora

Pensa se io non esistessi, quanti giorni persi

Senza farsi male, senza urlarsi addosso e dopo subito scopare

C’è crollato il mondo addosso che ci posso fare

Sto senza le vele col maestrale, ye

 

Ma con te ie, ie, ie-ie

È come stare sempre in ferie

E non so come ti riesce

Lo stai facendo ancora, ie, ie, ie-ie

Stiamo toccando le stelle

Scappare sempre, a che cosa serve

 

Ma che senso io, io, io

Chiuso nella mia vestaglia

Ma la cosa mi protegge, ma la cosa mi protegge

Da un granello di sabbia

Da quando sei arrivata tu, tu, tu, tu

Tu-tto un fuoco di paglia

E ogni tanto provo a dirtelo

Ogni tanto provo a dirtelo

E mi scotto le labbra

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