MUSIC BIZ
Credits: Profilo Instagram @damalikessa
18 Giugno 2024
Redazione 105
Per il nuovo album di Malika Ayane bisogna attendere ancora un po’, dato che è in lavorazione. La cantante però è tornata con un nuovo brano, Sottosopra, e il 29 giugno sarà del Pride di Napoli. Un’opportunità che definisce “bellissima” anche perché “mi rendo conto che c’è ancora tanto da fare”. In un’intervista a Fanpage, ha parlato del suo singolo che gioca tra pop ed elettronica. “Sottosopra è l’inizio delle carte molto mescolate: non è un’anomalia, perché secondo me c’è tanto di tutto quello che sono stata e sono sempre, ma contemporaneamente è diverso da tutto il resto che in questi due anni con Pacifico e Andrea Bonomo abbiamo tirato fuori rispetto alle altre varie squadre di scrittura. Abbiamo mollato sempre di più l’ossessione per la narrazione del tempo, con la voglia di raccontare finalmente degli attimi in purezza, un’idea che inseguo da tanti album”.
Un cambio di direzione che è avvenuto, come ammette in tutta sincerità, perché “un po’ sto invecchiando, banalmente. Quando l’esperienza inizia non tanto a contare da un punto di vista di analisi, di bilanci, ma proprio a prendere piede in un modo tale che neanche te ne accorgi, succede e basta. Arriva un momento in cui parli di meno e vai molto più all’obiettivo, senza grosse passioni nel doverlo dimostrare, succede e basta ed è molto bello, ti accorgi dopo di che punto hai toccato”.
A novembre e dicembre sarà in tour nei teatri, un luogo intimo: “Ogni euro del budget che abbiamo di produzione, anche nell’ottica di tenere i biglietti in questo ragionevole il più possibile, verrà speso proprio nella scelta della strumentazione, insomma niente fronzoli. Quindi se mi vedrete vestita da Dio è solo per vanità (ride, ndr): vogliamo rimettere la musica al centro, al teatro si può fare e quindi anche la scelta di non far uscire il disco questo autunno nasce dal fatto di poter riassumere tutti questi anni e capire anche dove voglio che vada il suono. Magari registrare l’album mentre siamo in tour potrebbe essere una figata”.
Quanto alla nuova scena italiana, Malika è molto aperta: “A me piace quando ci sono delle idee senza alcun tipo di preclusione rispetto a nessun genere, mi piace che ci sia la voglia di fare, anche con una certa ricerca. Questo si coglie molto spesso nella scrittura, molto spesso non ci sono le strutture tradizionali, non ci sono dei brani che almeno all’apparenza vogliono essere dei brani da successo. Mi piace che ci sia questa voglia di raccontarsi, sia nel rap che nel cantautorato, e mi piace che ci sia un ritorno all’introspezione, come se fosse quasi una risposta a questo urlare, essere pubblici ed esteticamente sempre pazzeschi, mi piace che ci sia proprio un seguire la propria natura”.