Rose Villain a New York: gli scatti mandano i social in delirio

Rose Villain, al secolo Rosa Luini, ha condiviso su Instagram un affascinante scorcio della sua vita a New York attraverso una serie di foto che raccontano la sua quotidianità, fatta di musica, creatività e un pizzico di glamour. La cantautrice e rapper milanese vive infatti al Greenwich Village, uno dei quartieri più iconici di Manhattan insieme al marito, il produttore Sixpm.

La prima immagine del post la ritrae mentre apre il frigorifero di casa indossando solamente un reggiseno che riporta la scritta “Serial Killer”, un outfit che ricorrerà più volte all’interno delle immagini. Tra le altre foto, si intravede lo skyline notturno dalla sua finestra, che riflette la maestosità della città che non dorme mai, e una cassa piena di dollari, simbolo delle opportunità che New York offre. In un altro scatto, ecco una torta di compleanno con la sua foto. La cantante non si limita a mostrare la sua casa. In una foto la vediamo sugli spalti di una partita di basket, uno sport simbolo della cultura americana, mentre in un’altra si gode un concerto, per poi apparire nello studio di registrazione immersa nel lavoro su nuovi brani.

Insomma, un periodo molto intenso per Rose Villain che a New York ha trovato la sua città ideale. In varie interviste, infatti, aveva spiegato: “A New York ho iniziato a fare musica, ho incontrato l’amore della mia vita. Ha rappresentato la mia rinascita. Qui ci sono la mia casa, la mia vita, i miei amici, le mie cose più di routine”. Insomma, la città rappresenta per lei un mix perfetto tra ispirazione artistica e normalità.

Il Greenwich Village, dove vive, è uno dei quartieri più affascinanti. Con le sue strade alberate, le case in mattoni rossi e i locali storici come il Cafe Wha e lo Stonewall Inn, ha accolto artisti e intellettuali di ogni epoca. Rose Villain ha dunque trovato nella Grande Mela la sua dimensione ideale, tra musica e vita privata. Ma non dimentica il legame con Milano: “È il luogo dove sono accadute le cose più traumatiche della mia vita. A Milano però sono sempre tornata, e so che in realtà mi capisce”.

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