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credits: Getty Images
16 Gennaio 2025
Redazione 105
La censura musicale in Italia ha colpito anche le canzoni più iconiche, costringendo molti artisti a modificare testi e significati per adattarsi ai rigidi standard morali di un tempo. Ecco un viaggio attraverso i 10 casi più emblematici, tra interventi drastici e cambiamenti curiosi.
Il brano simbolo del canzoniere di De André fu rivisto per “addolcire” il verso sui Carabinieri che accompagnano la protagonista alla stazione. L’amore sacro e profano, però, non passò inosservato ai censori.
Una delle canzoni più amate di Baglioni subì modifiche importanti: la “paura e voglia di essere nudi” diventò “paura e voglia di essere soli”, attenuando l’immagine troppo sensuale per l’epoca.
Presentata a Sanremo, questa canzone dovette cambiare titolo (originariamente Gesùbambino) e rivedere alcune strofe: da “bestemmio e bevo vino” si passò a una versione più soft.
La frase sul Vietnam, “vai e spara ai Vietcong”, fu sostituita da un più vago “tatatà e spara ai tatatà” per evitare polemiche politiche.
Scritto da Francesco Guccini, il brano venne censurato dalla Rai ma accolto con entusiasmo da Radio Vaticana. Nonostante il testo fosse una canzone di speranza, i riferimenti filosofici furono giudicati troppo controversi.
Le bozze originali contenevano riferimenti espliciti, come “coiti anali” e “leccate di culo”, poi sostituiti con versi meno diretti ma altrettanto evocativi.
La Rai censurò questo pezzo per i riferimenti all’erotismo femminile, un tabù che ribaltava i ruoli tradizionali nei rapporti.
Una delle prime vittime della censura televisiva: il verso “ma i soldi pe’ Camel chi te li dà?” fu modificato in “ma i soldi pe’ campà chi te li dà?”.
Il verso “e quando a letto lui ti chiederà di più” fu rimpiazzato da “e quando un giorno lui ti chiederà di più”. Anche l’amore tradito aveva bisogno di moderazione.
Durante Mille e una luce, la sensualità della performance di Mina spinse i registi a censurare l’esibizione con effetti visivi. La versione integrale fu trasmessa solo nel 2010.