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Sanremo, Fango in Paradiso di Francesca Michielin: testo e significato

Una ballata intensa che racconta il dolore di una separazione e le cicatrici lasciate dall’amore

Sanremo, Fango in Paradiso di Francesca Michielin: testo e significato

Credits: Ufficio Stampa

06 Febbraio 2025

Redazione 105

Dopo quattro anni di assenza, Francesca Michielin torna in gara al Festival di Sanremo 2025 con Fango in Paradiso, una ballata intensa che affronta il tema della fine di un amore e dei suoi postumi dolorosi. La cantante veneta, al suo terzo Sanremo, si mostra più vulnerabile che mai, lasciando emergere tutta la sua fragilità nel testo della canzone.

Il significato

Fango in Paradiso racconta la fine di una relazione importante, mettendo in luce il dolore e la difficoltà di accettare la separazione. Il brano è carico di immagini evocative, come le “centomila lacrime” che hanno fatto crollare le grondaie e l’assenza di un soffitto, metafora di un amore che ormai non ha più protezione e sicurezza.

La canzone esplora il concetto di illusione e disillusione in una relazione: il protagonista si chiede se persino in Paradiso possa esistere il fango, ovvero se anche l’amore più puro possa essere contaminato da dolore e sofferenza. Tra ricordi, rimpianti e incertezze sul futuro, Michielin riesce a trasformare il dolore in una melodia emozionante e toccante.

Il testo

Dopo centomila lacrime

Le grondaie cadono

Non so se vorrei rifarlo da capo

Quasi speravo tu mi avessi tradito

Ti avrei scritto tutto in un messaggio

Ma non sapevo se ero in grado

Mi hai fatta piangere fuori dallo stadio

Ma avrei voluto fosse tutt’altro

E va bene

E va bene

E va bene così

Non mi aspetto niente di sensato

Come quei cartelli gialli per terra con su scritto

“Attenzione! Il pavimento è bagnato”

Come se

Cambiasse ancora qualcosa così

Ci vorrebbe un’altra vita in un film

E quanto amore sprecherò

Quanti vetri rotti

Che sono plastica

Per i tuoi stupidi occhi

Se non piangi mai

Programmare un addio chiusi in macchina

Era tutta teoria ma non pratica

Mi dispiace però

A volte capita

Di volersi sempre

O mai più

Non c’è più il soffitto

Chissà con chi farai un figlio

Se poi cambierai indirizzo

Se c’è fango in paradiso

Quante volte mi avrai fatto il cinema

Dentro a quel supermercato

Non so se l’avevi considerato

Che uno dei due sarebbe stato da schifo

Ma va bene

Va bene

Più o meno così

Non mi aspetto niente di sensato

Da chi l’edera la compra già finta e poi in estate la tiene su un balcone in un vaso

Come se

Cambiasse ancora qualcosa così

Ci vorrebbe un’altra vita

E quanto amore sprecherò

Quanti vetri rotti

Che sono plastica

Per i tuoi stupidi occhi

Se non piangi mai

Programmare un addio chiusi in macchina

Era tutta teoria ma non pratica

Mi dispiace però

A volte capita

Di volersi sempre

O mai più

Non c’è più il soffitto

Chissà con chi farai un figlio

Se poi cambierai indirizzo

Se c’è fango in paradiso

Ma non lo so

Programmare un addio chiusi in macchina

Quasi zero poesia, solo pratica

Mi dispiace però

A volte capita

Di amarsi sempre

O mai più

Non c’è più il soffitto

Chissà se ti vedrò in giro

Se avrai perso, se avrò vinto

Se c’è fango in Paradiso

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