music biz
Credits: Instagram @rosevillain
07 Febbraio 2025
Redazione 105
Rose Villain si è raccontata in un’intervista a La Repubblica, in vista della sua partecipazione a Sanremo. Un palco dove la sua vita è cambiata: “Devo tutto ad Amadeus, l’ho incontrato in aereo e gliel’ho detto: ‘Mi hai cambiato la vita e ti sarò eternamente grata’. Amo la canzone che porto, posso arrivare 24esima ma ho già vinto”. Un pezzo, Fuorilegge, che parla “del desiderio, del momento logorante della passione che speri possa durare e tenere vivo l’amore. Esplorare le emozioni è estenuante. L’attesa, prima che tutto accada, è sempre bellissima ma ti consuma”.
La cantante ammette che da ragazzina “sono stata molto più inseguita, mica avevo il coraggio di rivelarmi”. Ora, invece, “sul palco mi piace sentirmi donna, quando sminuiscono il mio talento perché sono una bella ragazza, mi fanno inca**are. Quello per me è sessualizzare. Criticano per come mi vesto con l’aggiunta: “E poi fa la femminista”. Lo sono, posso fare quello che mi pare e dire quello che penso. Da donna sono libera di sentirmi sensuale quando voglio”.
Rose Villain ha ben presenti le sue origini e ci tiene a ringraziare i nonni: “Ho vissuto in mezzo ai libri tutta la vita. L’altra nonna insegnava Lettere, latino e greco. Oggi scrivo le mie canzoni, sono figlia della parola”. Ma anche suo padre, imprenditore di successo: “Non ha mai provato a indicarmi la via, perché ce l’avevo chiara. È pacato, dolce, non mi ha mai sgridato per un voto cattivo. Ha seguito la mia passione. Un grande papà”. Quanto al marito, il produttore Sixpm al secolo Andrea Ferrara c’è un rapporto forte: “Litighiamo solo in sala di registrazione, fuori siamo affiatatissimi”.
Interviste