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Damiano David: “Born with a Broken Heart non è dedicata alla mia ex”

Il cantante ha voluto specificare: “Non ho niente contro di lei”

Damiano David: “Born with a Broken Heart non è dedicata alla mia ex”

Credits: Instagram @damianodavid e @giorgiasoleri_

27 Febbraio 2025

Redazione 105

Damiano David ha rilasciato un’intervista alla rivista americana Music Connection in cui ha parlato della sua carriera da solista e della sua evoluzione artistica. Tra i temi affrontati, il cantante ha voluto chiarire che il suo brano Born with a Broken Heart non ha alcun riferimento alla sua ex fidanzata Giorgia Soleri. Ha sostenuto: “Non voglio che la gente si confonda, perché la mia prima relazione è stata pubblica in Italia, e non parlo mai di questa ragazza, con cui sono stato per sei anni. Non ho niente contro di lei. Ma comunque, c’è stata un’altra relazione [dopo la rottura con Soleri, ndr] che è stata un’esperienza molto brutta per molte ragioni diverse. Qualcosa si è rotto in me, ecco cosa è successo”.

Oltre a raccontare il significato della sua canzone, Damiano ha parlato anche dell’incontro con l’attrice e cantante Dove Cameron, sottolineando quanto sia stata fondamentale nella sua vita: “Ringrazio Dio che la fede abbia messo Dove sul mio cammino. All’inizio ho davvero lottato, perché mi sentivo molto carente quando lei era estremamente aperta e sincera nel farmi capire i suoi sentimenti per me. Tenevo i miei sentimenti il più possibile, perché non mi fidavo di me stesso. Non volevo essere uno str***o o usarla come ripiego. È una persona fantastica, perché ha gestito la mia onestà e mi ha davvero accolto e aiutato a guarire. Ora è la persona più importante della mia vita. Quindi, è stata una serata dei VMA molto, molto fortunata quando ci siamo incontrati”.

Dove Cameron stessa ha commentato la canzone Born with a Broken Heart. “Bella canzone”, aveva detto inizialmente. Ma in seguito ha ammesso: “‘Quando hai suonato quella canzone per me, sono impazzita. Pensavo che mi avresti lasciata!’. Stavo solo cercando di essere onesto. Forse sono stato un po’ troppo onesto. Ma ho imparato che niente di buono deriva mai dalla disonestà”.

Nel corso dell’intervista, Damiano ha affrontato anche il tema del successo improvviso con i Måneskin, spiegando quanto sia stato travolgente e difficile da gestire: “Siamo diventati estremamente famosi e abbiamo ottenuto molti successi. Abbiamo persino vinto premi che di solito non appartengono ad artisti stranieri. È stato fantastico. Ma lavoravo così tanto che non mi rendevo nemmeno conto che mi stavo trascurando. Non mi sono accorto fino a quando non è stato troppo tardi che in realtà stavo diventando triste, che stavo perdendo entusiasmo, che dove eravamo arrivati non era più adatto alle mie esigenze. Ho insistito il più possibile, finché non sono entrato in questa modalità di lavoro in cui non pensi davvero in modo creativo. Mi sentivo davvero perso e a volte un po’ come un robot. Non era colpa di nessuno se non mia, perché non ho mai detto di no a niente. Non ero in grado di fare la mia valutazione su ciò che stava accadendo. Ero così distratto che non mi vedevo nemmeno ammalato”.

Nonostante il successo della band, il cantante ha deciso di intraprendere un percorso solista, una scelta che, dal punto di vista del marketing, poteva sembrare azzardata ma che per lui era necessaria: “Da un punto di vista di marketing, è un po’ ‘sbagliato’ fare questo. Ma sto il più possibile lontano dal pensiero ‘strategico’ e ‘di marketing’. Non è il mio lavoro, e se me ne carico il peso sulle spalle, diventa insopportabile. Non lo faccio per soldi, numeri o cose del genere”.

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