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Tananai al Palazzo di Vetro dell’Onu: l’omaggio a David Lynch

Ha affrontato il tema del progresso tecnologico e delle opportunità che le nuove generazioni hanno

Tananai al Palazzo di Vetro dell’Onu: l’omaggio a David Lynch

Credits: Ufficio Stampa

28 Febbraio 2025

Redazione 105

Tananai ha recentemente partecipato come ospite speciale al Global Citizens Model United Nations 2025, evento organizzato da United Network Europa e ospitato presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Dal 27 febbraio al 1° marzo, oltre 2500 giovani provenienti da ogni parte del mondo si sono riuniti per discutere di tematiche globali, condividere idee e costruire un futuro più consapevole. Durante la cerimonia di apertura, Tananai ha avuto l’onore di concludere l’evento con un discorso ispirazionale rivolto ai ragazzi presenti, affrontando il tema del progresso tecnologico e delle opportunità che le nuove generazioni hanno a disposizione. 

Con il suo intervento, ha condiviso la propria esperienza e il percorso che lo ha portato a superare ostacoli e incertezze, cercando di motivare i giovani a credere nelle proprie capacità e a sfruttare al meglio le possibilità offerte dal mondo moderno. Queste le sue parole: “Viviamo in un’epoca in cui non ci sono più scuse. Gli strumenti, l’accesso, le possibilità, tutto è a portata di mano. E tuttavia, la confusione aumenta. Il mondo si muove più velocemente che mai e continuerà ad accelerare. Quindi la domanda è: come possiamo tenere il passo senza perdere noi stessi? La risposta probabilmente non sta nel fare di più. Non si tratta di lavorare di più, esaurirsi o inseguire un obiettivo lontano. La risposta è chiarezza. Questo perché la pace non è una destinazione, è un punto di partenza. Troppo spesso trattiamo il successo, la felicità o la realizzazione personale come qualcosa che raggiungeremo un giorno, dopo sufficienti sacrifici, dopo che ce li siamo ‘guadagnati’. Tuttavia questo è un errore. Nessun grande atleta aspetta di essere in perfetta forma per iniziare ad allenarsi. Iniziano così come sono, sapendo che la decisione di iniziare è ciò che li rende atleti fin dall’inizio. Non diventiamo ciò che vogliamo essere inseguendolo. Possiamo iniziare da lì”.

E ancora: “Parliamo di tutte quelle parti di noi che cerchiamo di ignorare. Tutti i dubbi, le paure e i fallimenti che vorremmo lasciarci alle spalle. Conosciamo tutti Peter Pan: la sua ombra scappa via e Wendy deve ricucirla. Da bambini non ci pensiamo troppo. Ma da adulti lo capiamo. Troppi di noi stanno ancora scappando dalle proprie ombre. Abbiamo paura di riconoscere quelle parti di noi che non si adattano perfettamente alle aspettative del mondo. Tuttavia, la vera crescita non deriva dal fingere di essere perfetti. Deriva dall’integrare ogni parte di ciò che siamo”.

Secondo Tananai, la vita non è una battaglia di opposti: Ci viene sempre detto che la vita è una scelta tra estremi: successo o fallimento, giusto o sbagliato, forza o debolezza. Ma la realtà non è in bianco e nero. È energia. Pensate a una batteria: ha bisogno sia di un polo positivo sia di uno negativo per generare energia. Lo stesso vale per noi. Difficoltà, dubbi e battute d’arresto non sono segni di fallimento. Sono il flusso che ci spinge in avanti. Forse non siamo destinati a essere l’uno o l’altro. Forse siamo la carica che scorre tra i due poli. E questo vale per tutto: non siamo noi contro di loro. La vera battaglia è sempre noi contro noi stessi; il successo non è qualcosa che otteniamo, è qualcosa da cui partiamo. Un’idea nata in un’ora può essere potente quanto una sviluppata in anni”. 

Tananai ha concluso il suo discorso con una riflessione profonda sul valore dell’esistenza e sulle responsabilità che ogni individuo ha nel dare forma al proprio futuro. “Abbiamo qualcosa di importante: la fragilità dell’esistenza. L’urgenza dell’adesso. Questo è ciò che dà senso alla vita. Non siamo più limitati da risorse, strumenti o accesso. L’unica limitazione rimasta è sapere cosa vogliamo veramente. Molto probabilmente vivremo in un mondo non più incentrato sull’uomo, e ora più che mai, soprattutto se ci stiamo muovendo verso un reddito minimo globale, cercare di non essere definiti dai soldi che guadagniamo o dal successo che abbiamo farà la differenza. Dobbiamo conoscere veramente noi stessi e il nostro posto in questo mondo disordinato”.

Il messaggio si è chiuso con una domanda che ha lasciato un segno nei giovani ascoltatori: “Ora che non ci sono più scuse, cosa creerete?” Terminata l’esperienza a New York, Tananai si prepara a tornare sul palco con il CALMOCOBRA – EUROPEAN TOUR, che partirà il 3 aprile da Zurigo e proseguirà attraverso le principali città europee, concludendosi il 28 aprile a Parigi. Successivamente il tour continuerà nei mesi estivi con una serie di esibizioni nei più importanti festival italiani, tra cui tappe a Roma, Milano e Caserta, dove chiuderà il viaggio con un concerto speciale presso la Reggia di Caserta, all’interno del festival Un’Estate Da Belvedere.

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