Rose Villain: “Essere sexy? Mi ha sminuito come artista”

Oltre alla pubblicazione del disco, Rose Villain partirà con un instore tour, mentre a settembre debutterà con il suo primo tour nei palasport

Credits: Ufficio Stampa

12 Marzo 2025

Redazione 105

Rose Villain è pronta a concludere la sua trilogia musicale con Radio Vega, il nuovo album che uscirà venerdì. Dopo il successo di Fuorilegge, l’artista porta il suo pubblico in un viaggio cosmico verso la Costellazione della Lira, ispirandosi al mito di Orfeo ed Euridice: lui che scende negli inferi per riprendersi lei, ma finisce per perderla a causa dell’insicurezza.

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Il disco, prodotto da Sixpm, contiene 13 tracce e vanta collaborazioni con Guè, Lazza, Geolier, Chiello e Fabri Fibra, artisti con cui Rose condivide una profonda sintonia artistica. Parallelamente all’uscita dell’album, partirà un instore tour. Ma le sorprese non finiscono qui: a settembre Rose Villain darà il via al suo primo tour nei palasport, con quattro date imperdibili a Milano, Padova, Roma e Napoli. Prima di allora, sarà protagonista di un summer tour che la porterà nei principali festival italiani, tra cui il Wake Up Festival, l’Umbria che Spacca e il Trento Live Fest.

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Anche in questo album, che arriva dopo Radio Gotham e Radio Sakura, l’artista resta fedele a se stessa parlando di sicurezza di sé, di rapporti, di amori e certezze, sempre con il suo stile urban, ma con una semplicità e un’immediatezza inedite. Durante la conferenza stampa ha raccontato: “Ho voluto che al centro ci fossero le canzoni: racconto le porte in faccia che ho preso, gli amori andati a male. Un mio ex di quand’ero adolescente diceva che avevo un sogno troppo grande, che non ce l’avrei mai fatta: oggi mi viene da sorridere”.

Le potenziali hit all’interno sono tante: “Mi piace che a un certo punto di ogni brano ci sia un colpo di scena, un cambio inaspettato” racconta. La sua passione per le storie tragiche e l’immaginario horror permea il disco, esplorando temi profondi e inquietanti. “Mi piace immedesimarmi nella mente dei serial killer, scoprire che spesso sono persone qualsiasi, come noi, che non hanno retto al peso delle aspettative sociali e sono scivolate nel baratro”.

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Al suo fianco anche in Radio Vega c’è il marito Andrea Ferrara, in arte Sixpm, che ne è il producer: “È il mio interprete. Spesso ho uno spunto, un testo, un giro di accordi, che lui intende al volo e traduce in musica esattamente come l’avevo immaginato”. Il disco è nato proprio così, con un’illuminazione improvvisa alle cinque del mattino a New York: “Mi sono messa sul divano ad aspettare. Quando si è svegliato, gli ho detto tutto. Subito dopo eravamo già in studio, entrambi con le idee chiarissime”.

A Sixpm è dedicato uno dei pezzi più intimi dell’album, Tu sai, in cui canta: “Tu sai lottare al mio fianco contro il patriarcato”. “Noi donne che facciamo musica pop siamo in parte svantaggiate”, aggiunge. “Certo, ci sono stati passi avanti, ma la sensazione è che ci sia troppa attenzione sulla forma e poca sulle canzoni. Per questo ho voluto rimettere al centro la musica: per ricordare e ricordarmi che sono un’artista. Il fatto di essere sexy distoglie il pubblico da quest’aspetto. Perché mi pongo così? Per invitare tutti a essere sicuri di se stessa come lo sono io nelle canzoni”.

Sempre in Tu sai dice: “A volte odio il mio corpo e lo vorrei cambiare”. “La vivo come tutti. Non conosco una persona che non soffra il proprio fisico. I social ci hanno imposto standard troppo alti, tossici. Il mio invito è a piacersi per come si è: essere sexy vuol dire essere confident, al di là dell’estetica in sé”.