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Credits: Mediaset Infinity
17 Marzo 2025
Redazione 105
Marco Carta è stato ospite di Verissimo e si è raccontato a cuore aperto a Silvia Toffanin parlando anche della sua vita sentimentale che “va bene, va molto bene”. Il cantante cagliaritano ha chiarito di essersi ripreso dalla fine della relazione con Sirio Campedelli, avvenuta nel 2022: “Volevamo sposarci, ma poi alcune cose ci sono sfuggite di mano e così quella storia è finita”. Oggi è felice accanto a Luca: “Luca oggi è un raggio di sole per me. Sono molto felice e pieno di nuova linfa”. Un momento felice anche dal punto di vista professionale. Il cantante è reduce dalla partecipazione al San Marino Song Contest: “A San Marino ero molto emozionato perché la posta era molto alta. Ho avuto la possibilità di mettermi in gioco e di esibirmi con il mio nuovo singolo”.
Un periodo che lo vede rinascere dopo i momenti più bui, come quello in cui si è ritrovato protagonista nel 2019. All’epoca venne accusato di avere rubato alcune magliette all’interno della Rinascente di Milano ma ben presto fu assolto con formula piena per non aver commesso il fatto. “L’accusa di furto è stato un momento difficile. Sono stato assolto, ma alcune persone ancora oggi mi chiedono come è andata. C’è stato grande allarmismo su una domanda. Quando, però, c’è stata l’assoluzione sul furto delle magliette, erano tutti disorientati. Mi sono sentito solo, giudicato. Le prime settimane non uscivo di casa, avevo il terrore di cosa sarebbe passato”. Un episodio che ha fermato la sua carriera momentaneamente: “La calunnia è pesante da gestire, sui social si esagera. Adesso è passato tutto e vorrei avere la possibilità di far ascoltare la mia voce”.
Ma questo non è stato l’unico momento complicato. Dal punto di vista familiare è infatti cresciuto senza la mamma e non ha rapporti con il padre: “Ho perso la mamma che ero piccolo e papà non l’ho mai conosciuto. L’ho odiato per questo, non facevo pace con l’idea che lui non mi avesse voluto conoscere. Sono stato gelosissimo di tutti i compagni di classe che avevano entrambi i genitori”. Ora anche il papà non c’è più e solo dopo che è morto, Carta ha scoperto che aveva delle dipendenze.
Qualcosa che lo ha “giustificato ai miei occhi. Io sapevo che lui fosse morto di leucemia, ma quando mi hanno detto dei suoi problemi, ho smesso di odiarlo, ho capito che una parte di sé non era più lucida per poter pensare a suo figlio. Ho fatto pace con i demoni che avevo dentro e anche con lui, nonostante io abbia due, tre cose da dirgli”. Cosa gli direbbe se potesse rincontrarlo? “Qualcosa di brutto, prima. Poi lo abbraccerei perché ne ho molto bisogno. Ho sempre desiderato l’affetto paterno, non l’ho mai avuto”.
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