Fabrizio Moro e il potente monologo sulla paura: “Ti paralizza”

Fabrizio Moro è stato ospite dell’ultima puntata de Le Iene dove ha portato in scena un monologo molto toccante in cui tanti si possono riconoscere: dover fare i conti tutti i giorni con la paura a 360° gradi. Il cantante ha iniziato il suo sfogo così: “Ho fatto i conti tutta la vita con la paura, spesso mi ha impedito di migliorare, di essere quello che volevo, altre volte invece mi ha salvato. Un giorno per esempio avevo il piede schiacciato sull’acceleratore della macchina e proprio mentre spingevo con l’adrenalina a mille, a un certo punto è spuntata. E mi ha detto: ‘Rallenta, che fra un po’ diventa tutto rosso’”.

“Anche l’alcol non basta a zittirla”

Poi un’ammissione: più volte ha cercato di placarla bevendo ma non è bastato: “Ed è arrivata pure lì, in mezzo alla nebbia dell’alcol, perché spesso è difficile bloccarla la paura, è forte, parla, anzi, è logorroica”. Una paura che spesso arriva anche quando è sul palco a cantare e a suonare e arrivano i dubbi di non essere all’altezza e di sbagliare: “A volte sul palco sono convinto di avere tutto sotto controllo. E poi a un certo punto torna quella c*** di voce: ‘Mo sbagli tutto, non ti ricordi più niente, mo ti senti male. Non ce la fai, non sei all’altezza’. Tutta la vita con questa voce dentro alla testa”.

Ma sopraggiunge anche nell’amore, tanto da condizionare anche questo: “E se non impari a risponderle a tono ti paralizza, eh. Una volta stavo a letto con una donna, era tutto magico finché la paura non si riaffaccia e mi fa: ‘Non ci riesci. Fai una figura che questa lo racconta a tutti. Aò, non ce l’ho fatta. E che te inventi lì? Certo, ci sono le pasticche ma ho paura anche di quelle. Se mi dovessero far male?”.

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La confessione senza filtri

Le paure di Fabrizio sono tante e non si tira indietro dall’ammetterlo: “Io ho paura di fallire, ho paura dell’Alzheimer, ho paura che i miei figli soffrano, ho paura di non piacere, ho paura di stare da solo ma anche di stare in mezzo gli altri, di non essere accettato, ma soprattutto ho paura di chiedere aiuto, di apparire debole”.

Nonostante tutto questo, Moro vuole chiudere con un messaggio di resilienza: “Eppure sto sempre qui e cerco ogni giorno di risponderle. Tanto che alla fine le voglio pure bene e me la tengo stretta la paura, perché è soprattutto grazie a lei che ho capito che vivere è il più grande atto di coraggio”.

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