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Blanco torna con il singolo "Piangere a 90": testo e significato
Dopo due anni di silenzio, Blanco sorprende i fan con un brano intenso e personale
Piangere a 90 segna il ritorno tanto atteso di Blanco dopo un silenzio lungo due anni. Il cantante, che aveva lasciato il segno con l’album Innamorato e l’ultima apparizione al Festival di Sanremo, riemerge con un singolo carico di emozione e verità, anticipato da alcuni spoiler su Instagram che hanno subito generato hype.
Nel nuovo brano, scritto in collaborazione con Tananai e prodotto da Michelangelo, l’artista mostra la sua natura più fragile e sincera, combinando strofe intime a un ritornello potente e liberatorio. La cifra stilistica è quella che ha sempre contraddistinto Blanco: cruda, viscerale e senza filtri.
Il significato
"Son Riccardo": con queste parole semplici e dirette, Blanco si ripresenta nella prima strofa del brano, quasi a voler ricordare a sé stesso e all'ascoltatore la sua identità più intima. Ma subito dopo, il verso si tinge di una malinconica consapevolezza. L'immagine di aver "toccato il cielo" evoca un passato di vette raggiunte, smorzato poi, dalla sensazione del dito che "si raffredda", introducendo un senso di caducità. In questi primi versi, si percepisce un intreccio di disillusione e lucida presa di coscienza.
Il testo è un grido sincero e genuino di liberazione, una confessione intima che trasforma le ferite in una nuova e diversa energia vitale, esplodendo poi, in un ritornello potente e crudo, un torrente di emozioni incontenibili.
Piangere a 90 è la porta attraverso cui Blanco, Riccardo, rientra nella scena musicale, portando con sé il peso e la trasformazione delle difficoltà vissute. Un ritorno tanto atteso quanto autentico.
Il testo
Sono stanco, son Riccardo, son di fretta
C’è mia mamma a casa che mi aspetta
Sono Blanco, sono stato pure in vetta
Ho toccato il cielo e il dito si raffredda
Non ho firmato per una vita in diretta
Ogni donna che ho abbracciato non l’ho stretta
Non sento più il brivido
Ora c’ho [?]
E io dovevo dirtelo ma dirtelo di pancia
Non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra
E mi hai chiamato un taxi, è arrivata un’ambulanza
Mi hai detto che hai scoperto che si piange anche a 90
Quindi non c’è limite
Possan cullartelo
Ti amo, sei strana
Torni a sorridere
Era quello che mi interessava
Anche una scusa non regge più
Io sono questo, mi hai scelto tu
Io sono quello che il bello lo calpesta
Io sono questo, una bambola di pezza
Uno tra tanti nell’occhio del ciclone
Non arrabbiarti, quel fiore era un pallone
Uno di quelli che bucherà un signore
E fingere, vincere, vincere
Non è destinazione
E io dovevo dirtelo ma dirtelo di pancia
Non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra
E mi hai chiamato un taxi, è arrivata un’ambulanza
Mi hai detto che hai scoperto che si piange anche a 90
E quindi non c’è limite
Possan cullartelo
Ti amo, sei strana
Torni a sorridere
Era quello che mi interessava