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Damiano David e la storia tenuta nascosta: “Ho dovuto riprendermi”

“Qualsiasi cosa succeda, resterà per sempre quello che abbiamo creato con i Måneskin, il rapporto tra noi e quello che abbiamo condiviso”

Damiano David e la storia tenuta nascosta: “Ho dovuto riprendermi”

Credits: Instagram @damianodavid

12 Maggio 2025

Redazione 105

Damiano David ha presentato a Roma il suo primo album da solista Funny Little Fears che uscirà il 16 maggio insieme al singolo Zombie Lady. In questa occasione si è anche raccontato parlando di temi personali come una relazione tenuta segreta e che lo avrebbe svuotato: “Mi sentivo sbagliato e triste ed è stato difficile capire l’origine di questa insoddisfazione. Questo album è stato una seduta di psicoanalisi dove affronto le mie paure e mi mostro in una maniera diversa. Ho distrutto quel senso di protezione che la musica mi dava perché sono maturato e sono più sicuro di me stesso”.

Paure che “hanno rappresentato un grosso ostacolo nella mia vita, qualcosa di cui mi sono vergognato a lungo. Mi portavano a isolarmi, a non parlarne, a chiudermi in me stesso. Questo album mi ha offerto l’opportunità di trasformare queste paure in qualcosa di positivo, permettendomi di creare musica e, una volta pubblicata, di connettermi con gli altri”.

 

L’arrivo di Dove Cameron 

Poi David è tornato sulle relazioni che “rivestono un ruolo fondamentale nella mia vita. Rappresentano circa il 90% della mia felicità”. Proprio per questo: “Il mio percorso di cambiamento è iniziato con la fine di una relazione – non quella di dominio pubblico – che ha profondamente scosso le mie certezze. È successo circa un anno e mezzo fa. Mi sono sentito perso, fragile, privo di identità e nonostante fossi circondato da persone che mi sostenevano, mi sono sentito profondamente solo. Ho dovuto, quindi, riconnettermi con me stesso”. Merito va anche a Dove Cameron: “Ha avuto un’importanza enorme. Lei è la persona che più mi sostiene e mi spinge a superare le mie difficoltà, sia a livello personale che professionale. Sono profondamente innamorato”.

 

La scelta di un percorso da solista 

Quanto alla scelta di debuttare come solista, ha spiegato: “Ho sempre avuto l’idea di realizzare un album solista, per giocare con la musica, divertirmi e sperimentare. Ma in questo caso, la spinta a farlo è nata da un profondo senso di inadeguatezza, dalla difficoltà di comprendermi e correggere i miei difetti”.

 

L’arrivederci ai Måneskin e l’ipotesi di una reunion

Ora la sua musica è distante da quella dei Måneskin: “Potrebbe essere spiazzante? Non è un problema che mi sono posto. Sono due cose diverse e ugualmente reali che fanno parte di me. Non credo che uno cancelli l’altro. Quello che abbiamo fatto con la band era frutto del momento e dei nostri pensieri, dove c’è stato un influenzarsi a vicenda e creare qualcosa insieme, cercando di proteggerlo e rispettarlo. Poi questa qui invece è un prodotto mio che tratto in modo diverso”.

Ma torneranno insieme? A detta di Damiano sì e tutto sarà migliorato: “Il suono della band, quando torneremo, sarà il suono della band maturato e cambiato grazie alle esperienze individuali. Però il suono appartiene alla band ed è anche per questo che il mio album suona diverso, non rubo a casa mia”.

 

I dubbi senza i Måneskin

Il momento più difficile della realizzazione di questo album è stato quando avevo 7-8 canzoni e mi sono chiesto ‘sono capace senza la band, senza quella struttura, senza il loro sostegno e il fatto che essere in quattro ci ha sempre reso più forti?’“. C’è stato, quindi, “un momento di forte paura e di non essere abbastanza”. Poi però ha spazzato via i dubbi: “ho capito che le due cose vivono vita completamente separata, non si possono confrontare ma fanno ugualmente parte di me”. 

L’esperienza solista per lui è un’opportunità di crescita: “Essere in quattro ci ha dato molta forza, ma questo percorso solista mi ha aiutato a trovare il mio potenziale completo. Quando tornerò alla band, sarò un artista migliore”. Anche perché, per lui, la band conta tantissimo: “Non penso che quello che abbiamo fatto con la band possa essere oscurato né da me né da nessun altro. È qualcosa di unico, raro, bellissimo. Qualsiasi cosa succeda, resterà per sempre quello che abbiamo creato, il rapporto tra noi e quello che abbiamo condiviso. Ho fortissima fiducia in quello che abbiamo fatto con la band e sto costruendo fiducia in quello che sto facendo da solo”.

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