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Dopo le “ova”, arriva la bevanda “miracolosa” firmata Jovanotti

Con un bicchiere di rapa rossa in mano, Jova ci insegna anche a recuperare le energie

Dopo le “ova”, arriva la bevanda “miracolosa” firmata Jovanotti

credits: Instagram @lorenzojova

26 Maggio 2025

Redazione 105

Dopo aver fatto impazzire i fan con le sue celebri “ova alla Jova”, Jovanotti lancia un nuovo rituale post-concerto: un bel bicchiere di succo di rapa rossa. Stavolta, però, niente ricette elaborate o ironia social: si tratta di un vero e proprio toccasana, almeno secondo quanto dichiarato dallo stesso cantante.

Il succo dei campioni

Al termine del concerto di Roma, Jovanotti si è mostrato su Instagram direttamente dal camerino, bicchiere in mano e tono soddisfatto. A proposito della bevanda, il cantante ha dichiarato: “Succo di rapa rossa. Mi hanno detto che fa molto bene dopo i grandi sforzi, fa recuperare. Lo bevono anche i ciclisti professionisti alla fine delle tappe, quindi mi fido”.

Lorenzo Cherubini con un semplice video ha messo sotto i riflettori una bevanda naturale che, oltre a essere facile da preparare, è già popolarissima tra gli atleti. E ora, con il suo endorsement, potrebbe diventare un must anche per i fan più fedeli.

I ricordi del concerto di Pino Daniele 

Durante la stessa serata, Jovanotti ha incontrato anche Roberto Gualtieri, attuale sindaco di Roma, presente al concerto insieme a diversi personaggi del mondo dello spettacolo come Tommaso Paradiso, Gazzelle, Claudia Pandolfi, Anna Foglietta e Paola Minaccioni.

Ha poi condiviso anche un aneddoto che lo lega in modo curioso al primo cittadino: “Facendo due chiacchiere, abbiamo scoperto che il primo concerto che sono andato a vedere, nell’81, di Pino Daniele, è stato anche il suo primo concerto. In pratica io e il sindaco Gualtieri siamo venuti al Palaeur nell’81 a vedere quello che è stato per tutti e due il primo concerto”.

Una notte da quindicenne ribelle

Jovanotti non ha perso occasione per rievocare quella serata con dovizia di particolari. Un ricordo vivido, che ha condiviso con tono ironico: “Fu una notte rocambolesca. Avevo inventato una balla ai miei, perché mio padre non mi ci avrebbe mai mandato a 15 anni a vedere un concerto da solo. Nessuno ci voleva venire, allora ho inventato ai miei che andavo a dormire a casa di un mio amico, invece sono andato al concerto. Ho dovuto girare per Roma tutta la notte, sono tornato il giorno dopo tranquillo, all’ora di pranzo, raccontando che avevo dormito da Stefano. Invece ero venuto a vedere Pino Daniele. Ero rimasto ad aspettare l’alba, da solo, vicino piazza San Pietro, poi ho preso l’autobus e sono andato a scuola”.

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