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Credits: Getty Images
11 Luglio 2025
Redazione 105
Dopo il successo delle tappe precedenti a San Siro, ad Ancona e a Lignano Sabbiadoro,
Ultimo torna a esibirsi nella sua città natale con il tour La favola continua.
Durante la serata i fan potranno ascoltare sia alcuni suoi brani celebri che altri più nuovi, come Bella davvero, il singolo uscito il 18 aprile, in cui si cela una profonda dedica d’amore.
Mi ricordo di te
Eri bella, eri bella, eri bella
E dormivi così col pigiama tuo blu
Che ti andava un po’ stretto e forse era troppo leggero
Mi ricordo di te
Eri bella, eri bella, eri bella sul serio
Te ne stavi così
Con il tuo naso all’insù
Indicando e piangendo qui sotto st’inutile cielo
Ti ricordi di me
Ero zitto, ero zitto, ero zitto davvero
Me ne stavo così
Col cappuccio all’insù
Sempre schivo e in disparte ma in fondo col cuore sincero
Era bello per me
Era bello, еra bello, era bello davvеro
Mi guardavi come dipendesse soltanto da me
Tu mi bucavi con gli occhi e in un colpo eri dentro di me
Mi ricordo di te
Mi ricordo di te
Eri bella, eri bella, eri bella
E parlavi di un mondo che adesso però qui non c’è
E mi sento da solo anche se sei di fianco di me
Mi ricordo di te
Avevamo un sogno in tasca
Sigarette e birre in piazza
Sapevamo di arroganza
Timidezza e vita sparsa
Noi
Tra dubbi e incertezze
Le lacrime nere noi
Avevamo quel poco per ridere tutte le sere
Ma era bello, era bello, era bello davvero
Dimmi perché la vita di colpo ci ha portato qui
A parlare così
Come fossimo stelle già spente che vedi per caso nel cielo
È finita, è finita, è finita davvero
Ma io sento che un giorno per caso ritornerai qui
Siamo stelle per sempre vicine ad un pezzo di cielo
Eri bella, eri bella, eri bella, ero bella davvero
Tarara-tarara -tarara
Tarara-tarara -tarara
Siamo stelle per sempre vicine ad un pezzo di cielo
Eri bella, eri bella, eri bella, ero bella davvero
Bella davvero è una lettera d’amore al passato, un tentativo di trattenere ciò che è stato, anche se ora è lontano dal cuore. “Eri bella, eri bella, eri bella davvero”, il cuore pulsante del singolo, viene ripetuta quasi a sottolineare quanto quella persona e quei momenti condivisi siano rimasti impressi nell’anima. Ultimo evoca così immagini semplici, ma evocative, come un cielo inutile ed una birra inutile, che diventano simboli di un amore giovane. Oggi, però, c'è il dolore del cambiamento: quelle voci si parlano “come fossimo stelle già spente”, segno di una distanza che è sia fisica che emotiva.
Eppure, nella malinconia del finale, resta una speranza non detta, una possibilità fragile come un filo d’erba: che un giorno, in un angolo imprevisto del mondo, quegli sguardi possano ritrovarsi. Non per ricominciare, ma per riconoscersi.