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28 Luglio 2025
Redazione 105
Giorgia è nel pieno del suo tour per festeggiare i 30 anni di Come Saprei e in un’intervista a FQ Magazine racconta l’ultimo anno che definisce “travolgente e inaspettato. È un grande regalo che sto ricevendo, ma c’è tanto lavoro di tante persone che ci credono e forse ci hanno creduto anche più di me. ‘La cura per me’ è stata intercettata dal mio team, mi è piaciuta tantissimo. Da lì è partito un lavorone che abbiamo fatto anche insieme a Blanco e Michelangelo”.
Ma c’è spazio anche per il futuro, con un singolo che si prospetta davvero interessante. Golpe, infatti, è firmato da Calcutta e Davide Petrella con produzione di Dardust ed uscirà a metà settembre, proseguendo la strada delle collaborazioni con altri artisti già intrapresa. Un pezzo che Giorgia ha voluto tantissimo, senza però sapere come si sarebbe inserita all’interno: “Il lavoro serio, vero, che ho fatto in questo anno è stato di mettermi in gioco proprio anche nella vocalità perché comunque questa è una scrittura diversa. Ho lavorato tanto in studio insieme a Enrico Brun. Ero abituata ultimamente a lavorare molto da sola, quindi a cantare anche da sola, scegliermi le tracce, a montare tutto e poi le inviavo. Quella fase adesso non andava più bene”.
Un lavoro già iniziato con La cura per me: “Dall’altra parte del vetro ho seguito Enrico che mi consigliava di provare in un modo anziché in un altro. Ho fatto un atto di umiltà totale, assoluto ma anche con me stessa perché ti devi mettere da parte. È più facile dire ‘io sono così e la faccio così’, quella parte lì l’ho tolta perché mi piace anche rimettermi a studiare”.
Non sono mancati anche momenti difficili. “Quando le cose non mi venivano, sentivo qualcosa che era forzato, che non era giusto. Mi sono fatta molto ‘portare’ da quello che mi è stato detto e dai pezzi, a cui devi levare fronzoli, hanno le parole tanto vicine, devi andare tanto col fiato, devi interpretare con l’intenzione e non con il lavoro che fai sulle note…Insomma è stato un lavoraccio però bellissimo. Volevo vedere se c’era ancora un posto, le cose per come sono andate mi dimostrano che il posto c’è ancora. Però ci devo lavorare, devo essere attenta a tutto quello che accade, cosa che istintivamente sempre fatto, però di più. Devo prestare attenzione alla musica che gira intorno. La devi saper conoscere, la devi rispettare”.
Infine un accenno alle critiche che le ha rivolto Rettore: “Giorgia è sopravvalutata. È sicuramente molto dotata, però di nuovo non ha portato niente”, le sue parole. Parole che a Giorgia hanno fatto male, anche per la stima che ha dell’artista: “Avevo otto anni, ero a cena con mio padre e il suo gruppo, nello stesso posto c’era lei. Sono rimasta incantata dalla Rettore per questo suo trucco bellissimo, le stelline sugli occhi i brillanti. L’ho vista come una dea e l’ho sempre seguita, la stimo ancora oggi, Mi spiace sentire che non è reciproca la stima, ma non si può piacere a tutti. Va bene così”.