Marco Carta torna a parlare dopo il ricovero: “Sono stato malissimo"

Con un video messaggio toccante, Marco Carta è tornato a farsi sentire sui social dopo qualche giorno di silenzio che avevano preoccupato i suoi fan.

Il commovente ringraziamento ai fan

Il cantante ha voluto fare chiarezza sul recente ricovero che lo ha costretto a rinviare la data del tour a Porto Torres, ma soprattutto ha voluto ringraziare il suo pubblico per l’incredibile affetto ricevuto. Rivolgendosi direttamente ai suoi fan, ha condiviso la sua emozione: “Mi avete dato un sostegno incredibile, mi sono sentito visto, voluto bene e amato ed era quello di cui avevo bisogno”.

Il racconto del ricovero d’urgenza: “Sei in pericolo”

Questo profondo senso di gratitudine arriva dopo momenti difficili. Marco Carta ha raccontato nel dettaglio gli eventi che lo hanno portato d’urgenza in ospedale: “L’ultima data che ho fatto è stata Rosolina Mare, stavo benissimo, la notte mi sono svegliato alle 3 ed è cominciato il guaio, sono stato malissimo, dolori fortissimi, poi per chi non lo sapesse c’è stata un’operazione diversi anni fa pregressa quindi alcuni organi miei sono molto delicati. Ho fatto un viaggio piuttosto doloroso, difficile e lungo, dopo sono arrivato al San Donato, mi hanno visitato e mi hanno detto “tu non farai il concerto di quest’oggi, non puoi perché sei in pericolo, devi passare almeno una notte qui con noi”. Intanto sono cominciati gli antibiotici che sto facendo ancora oggi”.

La ripresa e il futuro del Solo Fantasia Tour

Oggi, per fortuna, la situazione è nettamente migliorata. Dopo essere stato dimesso, il cantante si sta concentrando sul recupero e si prepara a tornare sul palco: “Oggi sto decisamente meglio”, ha annunciato nel video.

Le altre tappe del tour sono confermate, mentre per il concerto mancato si sta cercando una data per recuperare. “Mi serve ancora qualche giorno di recupero, per fortuna ce l’ho”, ha concluso, ringraziando lo staff medico milanese e il comitato di Porto Torres per il supporto e la comprensione.