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Gaia: “La bimba in me vorrebbe solo essere vista, amata, cercata”

In un lungo post condiviso su Instagram durante un viaggio in treno, la cantante di “Sesso e Samba” racconta un momento di fragilità profonda

Gaia: “La bimba in me vorrebbe solo essere vista, amata, cercata”

Credits: Instagram @gaiaofficial

11 Agosto 2025

Redazione 105

In un lungo post su Instagram, la cantante Gaia si è aperta con i suoi fan, condividendo un momento di grande fragilità. 

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Un post condiviso da Gaia (@gaiaofficial)

Ha descritto ciò che lei chiama la "diabolica trinità": senso di vuoto, ansia e solitudine, sentimenti che l'hanno accompagnata, come spiega lei stessa, in un viaggio in treno da Roma a Milano.

 

Gaia si confessa su Instagram

"La bimba che è in me vorrebbe solo essere vista, amata, accettata, cercata", ha scritto la cantante di Sesso e Samba e Chiamo io chiami tu, "Senza dover per forza fare 'la brava', servire a qualcosa o qualcuno, non dando mai e poi mai fastidio".

Il carosello, che si apre con pagine di taccuino scritte a mano e un primo piano sul suo occhio azzurro pieno di lacrime, e continua con il testo dello sfogo su sfondo nero,  racconta di "loop mentali" in cui la vincitrice della diciannovesima edizione di Amici entra spesso, descrivendoli come un girone infernale da cui è difficile uscire. 

Il viaggio in treno ha scatenato una serie di ricordi, richiamando alla mente i primi amori a Roma, le responsabilità che l'hanno portata a trasferirsi al Nord e i primi sensi di vuoto.

Il déjà vu era inevitabile. L'inquietudine pure. Ho viaggiato molto, sia internamente che nel mondo, alla ricerca di una risposta, una soluzione, un metodo che potesse placare questa incessante necessità di riempirescrive, menzionando luoghi come l'Amazzonia, le infinite distese di spiagge vulcaniche islandesi e le umide risaie vietnamite.

Ha capito, però, che viaggiare, meditare o scrivere, per quanto possano aiutare, sono solo "cerotti sopra una ferita profonda" che, per guarire, “va fatta respirare, ossigenare. L'ansia di risolvere un problema è essa stessa il problema.

L'artista ha concluso poi  la sua riflessione parlando di come, nel mondo di oggi, le persone tendano a chiudersi in se stesse, agendo con intenzioni egoistiche e allontanandosi dagli altri per paura di ferite e solitudine.

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