music biz

Stash ha il Covid: “Durante la pandemia sono finito in ospedale”

Dopo aver cancellato alcune date del tour per Covid, il frontman dei The Kolors ricorda il periodo più grave e invita al senso di responsabilità

Stash ha il Covid: “Durante la pandemia sono finito in ospedale”

Credits: Instagram @thekolors_stash

25 Agosto 2025

Redazione 105

Dopo l’annuncio della cancellazione di alcune date del suo tour, Stash, frontman dei The Kolors, ha aggiornato i fan sul suo stato di salute. Il cantante ha dichiarato di essere “positivissimo” al Covid e ha voluto condividere la sua esperienza per sensibilizzare sul rispetto delle norme e sulla gravità ancora presente di questa malattia.

Dal letto di casa, Stash ha spiegato l’impatto dei sintomi che sta vivendo: “Mi chiedete come sto: sto col covid. Ho fatto un altro tampone ed è positivissimo. Sono senza sapori e odori, quel fastidioso sintomo del virus che ho già provato. La sensazione è brutta, frustrante e mortificante perché c'erano migliaia di persone che ci aspettavano in concerto, spero veramente presto di darvi notizie. Stiamo sentendo gli organizzatori che stanno cercando di capire come fare per recuperare le date”.

Il ricordo del periodo più critico

Stash non ha voluto minimizzare né la pandemia né i rischi del Covid, raccontando anche la sua esperienza più drammatica: “Mi chiedono di non parlare di covid, di chiamarlo influenza. Ma io sono l’esempio vivente che covid-19 e influenza stagionale sono due cose distinte e separate. Non l’ho mai detto prima, ma io sono stato all’ospedale durante il covid, con la polmonite da tutti e due i lati, con l’ossigeno attaccato e con la paura fo**uta di morire da un momento all’altro”.

L’importanza di proteggere gli altri 

Il cantante ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare il virus, soprattutto per proteggere gli altri: “Oggi si è abbassato il livello di allarme, ma perché abbiamo conosciuto meglio questo virus e abbiamo più strumenti per debellarlo. Ma non posso dimenticare quello che ho vissuto. Quando sono positivo a un tampone, se devo prendere un aereo non ce la faccio a non proteggermi e non proteggere le persone. È giusto non fare allarmismo, ma nemmeno fare il contrario”.

Infine ha concluso ribadendo il suo approccio: “Il mio è un discorso di buon senso e di rispetto delle persone. Quindi evito di cancellare dal vocabolario una parola solo perché sono spaventato”.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su