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Credits: TikTok @@irenefanteria
29 Agosto 2025
Redazione 105
C’è stato un istante in cui il porto di Porto Ercole si è trasformato in un palcoscenico sospeso tra cielo e acqua. Al tramonto, quando la luce dorata avvolgeva le case del borgo, il motopeschereccio Freccia si è acceso come un teatro galleggiante, pronto ad accogliere le note di Lucio Corsi e Tommaso Ottomano. Non un semplice spettacolo, ma un vero rito collettivo che ha richiamato centinaia di persone, tra residenti e turisti.
La voce limpida e riconoscibile di Corsi ha accompagnato i racconti e le melodie sospese, intrecciandosi con le chitarre di Ottomano e gli archi dell’Orchestra di Grosseto, guidati dal maestro Davide Rossi. L’intero porto si è trasformato in una sala da concerto a cielo aperto, mentre le facciate color pastello delle case facevano da scenografia naturale.
Famiglie, giovani, anziani e curiosi hanno assistito al concerto in un’atmosfera intima, fatta di silenzi e applausi, fino alla lunga ovazione finale che ha spezzato l’incanto. L’evento ha confermato quanto la musica possa diventare un collante sociale, capace di unire generazioni diverse attorno a un’esperienza condivisa.
L’evento gratuito è stato anche un esempio di organizzazione efficiente. La ZTL pedonale, i parcheggi esterni collegati con navette e gli ingressi contingentati hanno permesso un’affluenza ordinata, garantendo sicurezza e serenità ai partecipanti. Un modello di gestione che ha reso possibile godere fino in fondo della dimensione raccolta del concerto.
Il ritorno di Lucio Corsi nella sua terra è stato vissuto come un dono alla comunità, un abbraccio simbolico tra artisti e pubblico. La musica nata dal mare e restituita al mare ha reso questa serata una delle immagini più suggestive dell’estate in Maremma. Un concerto che resterà una testimonianza della bellezza di un borgo capace di trasformarsi, per una notte, in una scenografia irripetibile.
@irenefanteria Volevo essere un duro Porto Ercole Lucio Corsi @Lucio #luciocorsi #tommasoottomano ♬ suono originale - Irene